Nuovo browser bloccatutto antitutto

Nuovo browser bloccatutto antitutto

Niente di nuovo ma forte integrazione dei servizi che bloccano la pubblicità, le finestre pop-up, i filtri porno e via dicendo
Niente di nuovo ma forte integrazione dei servizi che bloccano la pubblicità, le finestre pop-up, i filtri porno e via dicendo


Web – Si chiama ActivatorDesk , è stato rilasciato lo scorso venerdì e si propone come un programmone-browser capace di filtrare i contenuti web, eliminare la pubblicità indesiderata, creare un webbino proprietario e via dicendo.

Nulla di nuovissimo, ma ActivatorDesk si sta conquistando le pagine dei giornali specializzati perché sembra integrare in un unico “organismo informatico” da piazzare su Windows, e solo su Windows, le capacità finora “disperse” su strumenti diversi.

Il “browser”, come viene definito dai suoi autori, consente di infilare le applicazioni che si usano di più in una interfaccia web che si “stende” sopra Windows e dalla quale è possibile lanciare le applicazioni, come si lanciano i siti nei “preferiti” di Internet Explorer. I suoi produttori sostengono che velocizza l’uso di Windows e delle altre applicazioni, compresa la visualizzazione delle pagine web.

Sul piano sicurezza, ActivatorDesk offre funzionalità di controllo contro i software spyware, quelli che inviano alla casa-madre dati sull’utente, sul suo sistema, sulla sua navigazione o peggio. Ma offre anche controllo sull’apparizione di banner pubblicitari, di finestre pop-up o di tecnologie di tracking, dal cookie in su.

ActivatorDesk punta anche sulla possibilità di creare skin e personalizzazioni grafiche per Windows, compresi temi e screensaver. Con alcune configurazioni, le aziende potrebbero impedire l’uso di certe applicazioni o di certi siti da parte dei propri dipendenti.

Sono anche previste funzionalità di gestione dei corsi online e, soprattutto, dei filtri internet, quelli pensati per impedire la navigazione su determinati siti, in particolare quelli a contenuto adulto. Un risultato che ActivatorDesk cerca di ottenere sia con filtri standard, simili a quelli di altri software del genere, che con la lista dei siti sicuri. Configurando il browser, infatti, si può impedire la navigazione su un sito che non sia compreso nei 16mila elencati dalla lista dell’azienda…

Il tutto è corredato da capacità di gestione dei servizi ASP via internet e di sicurezza della connettività.

Naturalmente è anche possibile scegliere diversi profili di utilizzo, sicurezza e filtri a seconda dell’utente che accede al sistema, con password diverse.

Per commercializzare questo monster, i produttori hanno fatto ricorso a quello che definiscono “nagware”. In pratica, gli utenti dopo 30 giorni di utilizzo verranno indirizzati al sito dell’azienda ogni 10 siti visti. Dopo 90 giorni, il reindirizzamento forzato sarà di una volta ogni 3 siti visti. Una metodologia che gli autori sperano si traduca nel desiderio dell’utente di pagare 25 dollari per usare il sistema.

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Pubblicato il
9 lug 2001
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