NVIDIA ha sfruttato l’occasione dell’ultimo appuntamento annuale con la GPU Technology Conference (GTC) per svelare al mondo Pascal, attesa nuova architettura di co-processore grafico che verrà prima di tutto destinata agli impieghi in ambito HPC (High-Performance Computing), deep learning e sviluppo di nuove esperienze in realtà virtuale.
La microarchitettura Pascal , quindi, è ufficialmente nota come GP100 e si incarna nella scheda discreta Tesla P100, un componente che secondo NVIDIA è capace di fornire “performance assolute” per i supercomputer e gli altri scenari di utilizzo HPC, il computing “tecnico”, le ricerche sull’intelligenza artificiale e algoritmi di deep learning , e più in generale i carichi di lavoro più intensivi dal punto di vista dell’elaborazione dei dati.
Con Tesla P100 si accompagnano cinque importanti progressi architetturali, dice NVIDIA, con nuove vette prestazionali capaci di garantire un incremento del 1200 per cento nei calcoli per le reti neurali, la tecnologia NVLink per l’utilizzo contemporaneo di più GPU, il processo produttivo FinFET a 16 nanometri, la memoria “tridimensionale” Chip on Wafer on Substrate (CoWoS) con HBM2 integrata direttamente sulla GPU (16GB), nuove istruzioni per i calcoli in precisione con più di 21 TeraFLOPS di performance di picco nel deep learning.
GP100 usa 15 miliardi di transistor è più veloce, più “intelligente” e meno soggetta alla produzione di calore in eccesso rispetto alle generazioni passate, e offre novità architturali pensate per facilitare lo sfruttamento della GPU da parte degli sviluppatori anche grazie a una maggiore sicurezza nella gestione dei processi computazionali. Un kit di sviluppo (SDK) completamente rinnovato dovrebbe poi fare il resto.
La prima offerta commerciale di NVIDIA basata su GP100 si chiama DGX-1 , un nodo per il calcolo HPC che costa 129mila dollari a unità e a cui è al momento dedicata l’intera produzione in volumi di schede Tesla P100. DGX-1 integra 8 Tesla P100, è capace di performance da 170 Teraflops e secondo NVIDIA è l’ideale per macinare i calcoli della IA e degli algoritmi di deep learning.
Archiviato il debutto di Pascal, un altro ambito hi-tech in cui NVIDIA vuol continuare a dire la sua è quello della realtà virtuale e relative esperienze immersive: la GPU Quadro M5500 sfrutta la “vecchia” architettura Maxwell (2) ma offre le performance più spinte per laptop professionali e una piattaforma ideale per lo sviluppo in virtualità. Novità di terze parti, infine, per le GPU consumer con una scheda GeForce GTX 950 di EVGA capace di funzionare sfruttando solo l’alimentazione di base veicolata tramite lo slot PCI-Express. Un prodotto economico che chiude il cerchio di Maxwell e prepara il terreno a Pascal.
Alfonso Maruccia