NVIDIA TITAN X, la super-VGA a base Pascal

NVIDIA TITAN X, la super-VGA a base Pascal

È la GeForce più potente in circolazione. Con numeri impressionanti per transistor, potenza in teraflop e calcolo parallelo. E un prezzo altrettanto impressionante
È la GeForce più potente in circolazione. Con numeri impressionanti per transistor, potenza in teraflop e calcolo parallelo. E un prezzo altrettanto impressionante

Dopo il debutto professionale e l’arrivo della nuova generazione di GPU per il mercato videoludico di fascia alta e medio-alta (GTX 1080-1070-1060), NVIDIA ha ora svelato l’ultima arrivata delle sue schede acceleratrici basate sulla microarchitettura Pascal: NVIDIA TITAN X è molto più di una GeForce, ha una vocazione per le prestazioni pure (ancorché mainstream) e nasce apparentemente da una scommessa interna all’azienda.

La nuova TITAN X prende ovviamente il posto del modello precedente basato su architettura Maxwell, e oltre ai miglioramenti propri della generazione Pascal – calcolo asincrono migliorato, supporto avanzato VR, nuova organizzazione delle unità computazionali interne e tutto il resto – integra 3.584 core CUDA con clock da 1,53GHz contro i 3.072 core CUDA a 1,08GHz della vecchia versione.

La GPU GP102 di TITAN X può vantare la presenza di ben 12 miliardi di transistor sullo stesso chip, 11 teraflop/s di potenza (nei calcoli in virgola mobile con precisione a 32bit), alto margine di overclockabilità, 12 gigabyte di RAM GDDR5X. E tutto questo sarà presto in vendita in USA ed Europa (2 agosto) sul sito ufficiale di NVIDIA per soli 1.200 dollari.

La nuova TITAN X sarà capace di fornire una potenza da supercomputer (nel calcolo parallelo) in formato GeForce, ha dichiarato il CEO Jen-Hsun Huang durante la presentazione della GPU in occasione di un evento presso la Stanford University, mentre una sorpresa inaspettata per i partecipanti è stata la donazione di alcuni modelli di GP102 a pochi fortunati.

La scommessa che ha portato alla nascita di TITAN X in versione Pascal, infine, ha visto la partecipazione dell’ingegnere hardware Brian Kelleher e dello stesso CEO: il primo era sicuro di poter integrare 10 TFLOPS di potenza in un solo chip già in questa generazione di GPU, Huang non ne era convinto. Alla fine ha vinto Kelleher, intascando la ragguardevole ricompensa di 1 dollaro.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
22 lug 2016
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