One Max, HTC allarga l'ammiraglia

One Max, HTC allarga l'ammiraglia

La linea One si allunga e si allarga. Ci sono aggiornamenti all'hardware e al software. E c'è anche un lettore di impronte, proprio come sull'iPhone 5S. Ma la concorrenza non sta a guardare
La linea One si allunga e si allarga. Ci sono aggiornamenti all'hardware e al software. E c'è anche un lettore di impronte, proprio come sull'iPhone 5S. Ma la concorrenza non sta a guardare

Senza dubbio l’HTC One è uno degli smartphone più acclamati della sua generazione, e l’azienda taiwanese non vuole perdere alcuna occasione per valorizzarne il marchio e incassare il ritorno di popolarità. Dopo aver lanciato la versione Mini, ecco la versione Max : schermo che sfiora i 6 pollici, lettore di impronte digitali, e tutto o quasi quanto ha fatto del capostipite un prodotto di grido.

Esteticamente il Max ha molto più in comune col Mini che con l’originale One: la cornice è di plastica e le linee ricordano parecchio quelle del piccolo di casa, con in aggiunta una cover posteriore rimuovibile che consente di inserire la SIM nell’apposito vano e lo stesso dicasi per una microSD. La batteria invece è fissa, anche se la sua capienza lievita fino a 3.330mAh di fatto sancendo il primato in questa categoria. La fotocamera posteriore, analoga a quella da 4 megapixel del One (meno la stabilizzazione ottica), è piazzata appena sopra a un lettore di impronte digitali al centro della cover posteriore: la posizione ricorda quella del tasti-volume sull’LG G2, e potrebbe essere non proprio ergonomica nell’utilizzo al contrario del sensore integrato nel tasto home dell’iPhone 5S .

Sul piano delle specifiche il Max resta fedele alla traccia del One: quad-core Snapdragon 600 da 1,7GHz (la concorrenza ormai va verso la versione 800 da oltre 2GHz), 2GB di RAM, storage locale da 16 o 32GB, fotocamera anteriore 2,1 megapixel. Il sistema operativo che monta il Max è Android 4.3 con interfaccia Sense 5.5 (aggiornamento che quanto prima riguarderà anche gli altri modelli della linea), e che ha tra le peculiarità principali la possibilità di eliminare la funzione Blinkfeed (una specie di aggregatore dell’attività social del proprietario e dei suoi contatti) dalla home, nonché qualche aggiunta alle app come Zoe, quella per scattare foto, che permette ora anche la creazione di GIF animate. Infine, niente più partnership con Beats per l’audio: gli altoparlanti maggiorati del Max, comunque, pare non facciano rimpiangere i precedenti.

Non c’è molto altro da dire sul One Max, se non che l’offerta di storage cloud questa volta si appoggia al Drive di Google per garantire 50GB per due anni. Lo scopo di HTC è chiaramente quello di allargare la platea potenziale del marchio One, che fino a questo punto si è guadagnato una certa popolarità, andando a pescare chi è in cerca di un phablet (la diagonale dello schermo è di 5,9 pollici con risoluzione 1080p), oppure chi vuole il design del One ma nella scocca del Mini. Il prezzo non è ancora noto, ma pare probabile che potrebbe essere di poco superiore a quello del modello da 4,7 pollici che resta ammiraglia: il problema è che nel frattempo la concorrenza è andata oltre , e ora l’appeal sul pubblico passa anche da altri fattori oltre che da uno chassis in metallo.

Sul mercato One Max se la dovrà vedere, tra gli altri, con l’imminente e tanto vociferato Nexus 5 di Google, e anche con l’ annunciato e ora svelato (in maniera ufficiosa) LG G Flex . Il telefono curvo di LG sarà senz’altro uno degli oggetti del desiderio prossimi venturi, soprattuto se saranno confermate le specifiche tecniche che vogliono un SoC Snapdragon 800 e lo spessore ridottissimo. HTC, che non naviga in acque proprio tranquille, avrà bisogno di qualche altra arma per riuscire a distinguersi e scalare le classifiche di gradimento dei consumatori.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 15 ott 2013
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