Open XML più vicino alla certificazione ISO

Open XML più vicino alla certificazione ISO

Contro i pronostici della prima ora, il formato di Microsoft è stato accettato da ISO, ed ora passerà attraverso quel processo di verifica che prelude all'eventuale approvazione a standard internazionale
Contro i pronostici della prima ora, il formato di Microsoft è stato accettato da ISO, ed ora passerà attraverso quel processo di verifica che prelude all'eventuale approvazione a standard internazionale

Ginevra – Con una maggioranza assai meno risicata di quanto previsto da molti, ad inizio settimana il comitato tecnico JTC1 dell’International Standards Organization ( ISO ) ha votato a favore della candidatura di Open XML al processo di standardizzazione. Il formato dei documenti di Microsoft , alla base di Office 2007, passerà attraverso un iter abbreviato che dovrebbe durare al massimo cinque mesi.

Come testimoniato dalla lettera aperta pubblicata lo scorso febbraio, Microsoft temeva che l’ostruzionismo di IBM e di alcuni governi potesse impedire la considerazione della propria specifica da parte di JTC1 , che per altro è lo stesso comitato che lo scorso anno ha eletto a standard il formato OpenDocument (ODF).

Questa prima approvazione di Open XML da parte di ISO arriva dopo che, nel processo preliminare di revisione, 19 dei 30 stati che hanno partecipato a questa fase avevano espresso obiezioni sulla specifica di Microsoft . Secondo quanto riportato da Computerworld.com , nella votazione finale soltanto sei stati si sarebbero opposti alla candidatura di Open XML , mentre altri cinque avrebbero espresso le proprie preoccupazioni senza però porre veti.

A quanto pare, dunque, molte nazioni hanno cambiato o mitigato le proprie posizioni negli ultimi mesi, e come si può immaginare, questo dietrofront è stato fortemente criticato dai supporter di ODF . A sottoscrivere la protesta c’è ad esempio il noto sito paralegale Groklaw , che si domanda se il processo di revisione sia soltanto “un elaborato valzer senza significato”.

Volti sorridenti e sospiri di sollievo, invece, tra le fila di Microsoft. Per il colosso di Redmond l’approvazione di Open XML a standard ISO è infatti un passo cruciale non solo per competere con OpenDocument, ma anche per non perdere clienti come lo stato della California, dove alcune normative di recente approvazione obbligano gli amministratori ad utilizzare solo standard aperti e approvati da organismi internazionali.

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Pubblicato il 14 mar 2007
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