L’idea di usare l’AI per accelerare la pipeline farmaceutica non è nuova. Ma questa volta OpenAI e la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti sembrano fare sul serio.
OpenAI e FDA: un’alleanza per velocizzare la valutazione dei farmaci
Portare un nuovo farmaco dalla scoperta iniziale all’approvazione normativa è un percorso lungo e costoso. Spesso ci vogliono più di dieci anni per tagliare il traguardo. L’obiettivo di OpenAI e FDA è di accorciare l’ultimo miglio di questa maratona, snellendo la fase finale di valutazione.
Da tempo si parla del potenziale dell’AI per oliare gli ingranaggi più arrugginiti del processo. Anche Google sta lavorando a un sistema AI pensato per velocizzare la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci, TxGemma. Tuttavia, resta il nodo cruciale di come domare l’inaffidabilità dei modelli AI, per garantire sicurezza ed efficacia.
Secondo le indiscrezioni, OpenAI e FDA stanno collaborando a un progetto chiamato cderGPT. Poco si sa dei dettagli, ma il nome suggerisce uno strumento AI personalizzato per il Center for Drug Evaluation (CDE) della FDA, l’unità responsabile della revisione e dell’approvazione di nuovi farmaci.
Elon Musk ci mette lo zampino
A quanto pare, OpenAI e FDA non sono gli unici protagonisti di questa partita. Secondo i rumors, anche alcuni collaboratori di DOGE sarebbero seduti al tavolo delle trattative. D’altronde, l’interesse di Elon Musk per l’AI e le sue applicazioni in campo medico è cosa nota.
L’impatto sulla salute
Per l’industria farmaceutica, l’AI è una grossa opportunità. È sempre alla ricerca di modi per accelerare lo sviluppo dei farmaci e ridurre i costi, e la collaborazione tra la FDA e OpenAI potrebbe essere una svolta. Naturalmente, la strada verso l’integrazione dell’AI nello sviluppo dei farmaci è ancora lunga e irta di ostacoli. Perché quando c’è in gioco la salute, non si possono correre rischi.