OpenAI rende ChatGPT più diretto e meno prolisso

OpenAI rende ChatGPT più diretto e meno prolisso

ChatGPT ha appena ricevuto un importante aggiornamento. Gli utenti premium ora possono usufruire di una versione migliorata di GPT-4 Turbo.
OpenAI rende ChatGPT più diretto e meno prolisso
ChatGPT ha appena ricevuto un importante aggiornamento. Gli utenti premium ora possono usufruire di una versione migliorata di GPT-4 Turbo.

ChatGPT di OpenAI compie un altro passo avanti nel suo percorso evolutivo, grazie a un significativo aggiornamento che promette di portare l’esperienza conversazionale a un livello superiore.

Gli utenti premium, coloro che hanno sottoscritto i piani ChatGPT Plus, Team o Enterprise, avranno accesso a una versione potenziata di GPT-4 Turbo, il cuore pulsante del chatbot. Questo aggiornamento non solo migliora la qualità delle conversazioni, ma amplia anche le capacità di ChatGPT in ambiti come la scrittura, la matematica, il ragionamento logico e la codifica.

Risposte più precise e un linguaggio più colloquiale

Una delle caratteristiche più interessanti di questo aggiornamento è l’espansione della base di conoscenze di ChatGPT. Mentre la versione precedente di GPT-4 Turbo attingeva a dati fino ad aprile 2023, il nuovo modello “gpt-4-turbo-2024-04-09” è stato addestrato su informazioni pubblicamente disponibili fino a dicembre 2023. Questo significa che ChatGPT sarà in grado di fornire risposte più accurate e aggiornate.

OpenAI ha anche sottolineato che, grazie al nuovo GPT-4 Turbo, le risposte di ChatGPT saranno più dirette e meno verbose, utilizzando un linguaggio più colloquiale. Questo miglioramento renderà le interazioni con il chatbot ancora più naturali. L’esperienza utente sarà così più fluida e coinvolgente.

OpenAI nell’occhio del ciclone

Nonostante i progressi entusiasmanti di ChatGPT, OpenAI deve fare i conti con alcune notizie poco lusinghiere. Recentemente, infatti, l’azienda si è trovata al centro di alcune notizie che gettano ombre sulla sua reputazione.

Una di queste riguarda la proposta di Microsoft di utilizzare DALL-E, il modello di OpenAI che genera immagini a partire da descrizioni testuali, come strumento di guerra per l’esercito americano. Questa rivelazione ha sollevato interrogativi etici sull’uso dell’intelligenza artificiale in contesti militari.

Inoltre, OpenAI ha recentemente licenziato due ricercatori per presunta fuga di informazioni. Uno di loro era un alleato dello scienziato capo Ilya Sutskever, figura chiave nell’azienda che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe spinto per l’estromissione dell’amministratore delegato Sam Altman alla fine dello scorso anno. Questi sviluppi suggeriscono l’esistenza di tensioni interne e lotte di potere all’interno di OpenAI, sollevando domande sulla stabilità e la direzione futura dell’azienda.

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Pubblicato il
12 apr 2024
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