Oracle-OpenAI: contratto monstre da 300 miliardi per cloud e AI

Oracle-OpenAI: contratto monstre da 300 miliardi per cloud e AI

Si tratterebbe di uno dei contratti più pesanti della storia: ben 300 miliardi di dollari in cinque anni, versati da OpenAI a Oracle.
Oracle-OpenAI: contratto monstre da 300 miliardi per cloud e AI
Si tratterebbe di uno dei contratti più pesanti della storia: ben 300 miliardi di dollari in cinque anni, versati da OpenAI a Oracle.

OpenAI ha fame di risorse, Oracle dispone dell’infrastruttura necessaria per soddisfare la sua richiesta in costante crescita o, comunque, ha i mezzi per potenziarla. Così, dall’incontro tra la domanda e l’offerta, potrebbe essere stato stipulato un contratto da 300 miliardi di dollari, dalle durata di cinque anni, per l’accesso all’elaborazione cloud indispensabile per mantenere operativi ChatGPT e gli altri servizi forniti dall’organizzazione di Sam Altman.

Oracle incasserà 300 miliardi da OpenAI

Al momento, l’uso del condizionale è d’obbligo, poiché si tratta di un’indiscrezione riportata dal Wall Street Journal e non confermata dalle due società. La testata dà comunque la stretta di mano per certa e già formalizzata. Lo fa sulla base di quanto riferito da diverse persone ritenute a conoscenza dei fatti. Si parla di un impegno che richiederebbe una capacità di 4,5 GW. Per comprenderne meglio l’entità, si tratta dell’energia consumata da circa quattro milioni di famiglie statunitensi.

Nonostante ancora manchi una comunicazione ufficiale, Oracle ha dichiarato di aver stipulato accordi per un totale pari a 317 miliardi di dollari con tre diversi clienti, nel corso dell’ultimo trimestre. Uno di questi, il più grande, potrebbe essere proprio OpenAI.

Opportunità e rischi nell’era dell’AI

Stando a quanto trapelato, la fornitura non prenderà il via subito, ma a partire dal 2027. Da qui a un anno e mezzo lo scenario potrebbe cambiare e le attuali prospettive essere ribaltate, considerando anche una concorrenza sempre più agguerrita.

Va inoltre considerato che OpenAI si assumerebbe un grande rischio. Gli ultimi dati finanziari, aggiornati a giugno, parlano di un fatturato annuo pari a circa 10 miliardi di dollari, di gran lunga inferiore alla spesa che dovrebbe sostenere ogni sei mesi per far fronte all’impegno sottoscritto (50 miliardi). Oracle, dal canto suo, dovrà potenziare la propria infrastruttura investendo sull’hardware, esponendosi al tempo stesso ai pericoli derivanti dall’affidarsi a un cliente tanto grande.

Ricordiamo che l’organizzazione di Sam Altman è coinvolta anche nell’ambizioso progetto Stargate, insieme a SoftBank, annunciato a inizio 2025 per la costituzione di un colosso cloud e che ultimamente sembra essere stato messo in discussione.

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Pubblicato il
11 set 2025
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