Con OxygenOS 16, la versione personalizzata di Android 16 di OnePlus, arriva l’integrazione completa di Gemini nel Mind Space. In pratica, è un’area dove si salvano cose che non si vogliono dimenticare e poi si lascia che l’AI organizzi il caos mentale accumulato.
OnePlus 15 arriva con OxygenOS 16: Gemini legge screenshot e crea itinerari
Mind Space era già stato lanciato a giugno, ma in versione beta. Era possibile salvare solo screenshot e l’AI li analizzava per estrarre informazioni o creare voci di calendario. Era carino, ma limitato. Ora OnePlus permette di salvare screenshot più lunghi e scorrevoli e registrare memo vocali di 60 secondi per aggiungere contesto a quello che è stato salvato.
La vera novità è l’integrazione con Gemini di Google. OnePlus ha stretto una partnership con Big G per far sì che l’assistente AI possa gestire attività basate sulle informazioni salvate nel Mind Space. Un esempio? Dopo aver salvato un mucchio di screenshot di hotel, opzioni di volo e attrazioni turistiche per una vacanza, basta chiedere a Gemini di creare un itinerario di viaggio basato specificamente su quelle informazioni.
L’idea è brillante, invece di avere un’AI generica che pesca informazioni da Internet, si ha un’assistente che lavora con dati specifici, le proprie scelte personali, i propri screenshot caotici.
La schermata di blocco come quella di Apple…
OxygenOS 16 include anche personalizzazioni della schermata di blocco che, guarda caso, riecheggiano le aggiunte di Apple con iOS 16. È una tradizione consolidata nel mondo Android, Apple introduce una funzione, tutti dicono che è rivoluzionaria, e due anni dopo ogni produttore Android la copia chiamandola con un nome diverso e aggiungendo qualche opzione in più per potersi distinguere.
La connettività con altri prodotti è stata migliorata in modo impressionante. Ora è sufficiente un tocco per condividere foto tra un telefono OnePlus e un iPhone, connttersi a un Apple Watch per la sincronizzazione delle notifiche di base, e assumere il controllo remoto sia del Mac che del PC Windows, tutto tramite l’app O Plus Connect.
Animazioni fluide ed effetti luminosi
OnePlus promette prestazioni più fluide, animazioni più fluide, e un effetto “Optical Light” luminoso in alcuni elementi dell’interfaccia che ricorda vagamente il Liquid Glass di Apple. La maggior parte delle modifiche viste in OxygenOS sono condivise da ColorOS 16 di Oppo, su cui si basa. Le due aziende sono sotto lo stesso ombrello aziendale BBK Electronics, quindi condividono codice come due fratelli che condividono i vestiti. ColorOS 16 è stato rivelato oggi insieme ai telefoni di punta Find X9 di Oppo, in una specie di lancio coordinato che fa sembrare tutto più grande e importante di quanto probabilmente sia.
Quando arriva (e su quali telefoni)
OxygenOS 16 è in fase beta da oggi. Il lancio ufficiale avverrà insieme al prossimo OnePlus 15, il flagship che l’azienda spera possa convincere la gente che vale la pena spendere soldi per un telefono OnePlus invece che per un Samsung o un iPhone. Dopo il lancio iniziale, l’aggiornamento verrà distribuito sui dispositivi più vecchi.
L’integrazione di Gemini su Mind Space potrebbe essere un fattore determinante, che trasforma OnePlus da alternativa interessante a scelta obbligata per chi vuole un’AI che lavori davvero con i propri dati invece di limitarsi a dare risposte generiche pescate qua e là, nel mare magnum di Internet.