Paola Pisano: resilienza sociale dai servizi digitali

Paola Pisano: resilienza sociale dai servizi digitali

Secondo la ministra per l'Innovazione Paola Pisano, intervenuta in giornata a IF2020, i servizi digitali hanno molto a che fare con la resilienza.
Paola Pisano: resilienza sociale dai servizi digitali
Secondo la ministra per l'Innovazione Paola Pisano, intervenuta in giornata a IF2020, i servizi digitali hanno molto a che fare con la resilienza.

Il mondo è stato sorpreso dall’arrivo della pandemia e la società non era preparata. Ci siamo resi conto che la nostra società doveva iniziare a mettere in atto quello di cui tanto si era parlato negli anni tra gli specialisti e esperti, ossia diventare resiliente. Resilienza è un concetto che indica la capacità di far fronte in maniera proficua ad eventi traumatici, mantenendo il massimo grado possibile di funzionamento della società, riorganizzando positivamente la società durante le difficoltà e senza perdere la propria identità. Di fronte ad un evento traumatico e inaspettato due operazioni devono essere fatte in modo rapido e efficace: capire per resistere e capire per reagire e avviare processi di riorganizzazione. Per mettere in atto queste due operazioni l’analisi dei dati rappresenta uno strumento indispensabile“. È quanto ha dichiarato Paola Pisano, ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, intervenendo oggi in video collegamento a Internet Festival.

Paola Pisano a IF2020

Tutti si aspettavano, nel finale del panel intitolato “Innovare per il futuro“, che la ministra all’Innovazione si togliesse qualche sassolino dalla scarpa dopo il boom di download di Immuni (giunta in queste ore a quota 8 milioni di download), l’applicazione di tracciamento che per mesi è stata criticata per ragioni spesso provinciali e infondate – siamo pur sempre tutti sotto il cappello della GDPR Europea, la norma sul trattamento dati più avanzata al mondo – e oggi, in piena seconda ondata, diventata improvvisamente simpatica a tutti quanti, compresi (spesso) quelli che l’avevano sin qui snobbata.

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Invece, la ministra (nel video qui sotto riportato interviene dal momento 1h. 10 min. 55 sec) ha preferito glissare, in fondo anche elegantemente, per riflettere invece sui passaggi digitali della Pubblica Amministrazione e su cosa significa far fronte in maniera proficua ad eventi traumatici.

Ha detto qualcosa di Immuni il professor Alessandro Vespignani, esperto di epidemiologia computazionale, che ha raccontato con grande brillantezza come i modelli a cui si sta lavorando non siano fatti per essere oracoli indiscussi né stanno cercando di dirci un futuro preciso, bensì “situarci” e aiutarci, sia per comprendere che per avere risposte rapide, “ma bisogna pensare a un futuro, a dei sistemi, alle necessarie assicurazioni per i cittadini, che preservino la privacy e rispettino tutte le dimensioni ma che siano sistemi pronti per essere disponibili in caso di emergenza“.

Tassi di casualità, proiezioni nel tempo di probabilità statistiche, serie temporali fatte per costruire reazioni in una prospettiva intelligente e non emotiva. Il panel all’IF2020 di oggi ha messo in campo l’idea più inconfessata dell’anno: possiamo aspettarci l’inaspettato?

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Pubblicato il 10 ott 2020
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