PayPal, ultimatum al file sharing

PayPal, ultimatum al file sharing

Il servizio di taglia i ponti finanziari a tutte quelle piattaforme che permettono il caricamento di contenuti in violazione del copyright. Che dovranno autorizzare il monitoraggio continuo dei file
Il servizio di taglia i ponti finanziari a tutte quelle piattaforme che permettono il caricamento di contenuti in violazione del copyright. Che dovranno autorizzare il monitoraggio continuo dei file

Nuove regole per tutte quelle piattaforme votate alla condivisione di contenuti online, imposte dalle nuove condizioni d’uso decise dai vertici di PayPal. Siti di file hosting e servizi newsgroup dovranno proibire il caricamento di file in violazione del copyright, prevedendo l’eliminazione di tutti gli account coinvolti negli upload illeciti .

In aggiunta, il dipartimento Acceptable Use Policy del servizio di pagamenti dovrà avere accesso libero ai meandri digitali dei vari siti di file sharing, in modo da “monitorare i contenuti” caricati dagli utenti . Il mancato rispetto delle nuove policy di PayPal porterà alla chiusura degli account per le aziende che operano su Internet per lo scambio di file.

Vibranti proteste da parte dei vertici di Putlocker, una delle principali piattaforme di file hosting dopo la caduta del mega-impero di Kim Dotcom. Le attività di monitoraggio volute da PayPal andrebbero a spiare i contenuti caricati dagli utenti, in violazione delle impostazioni a tutela della privacy previste sul cyberlocker .

“Non permettiamo a società terze di spiare le attività dei nostri utenti”, hanno ribadito i responsabili di Putlocker. Stesso discorso fatto alla redazione di TorrentFreak da un gestore rimasto anonimo: “Ci hanno detto che se non obbediamo alle nuove regole saremo banditi dai canali di pagamento offerti da PayPal”.

All’inizio dello scorso giugno, il cyberlocker Mediafire aveva rinunciato ai pagamenti della società controllata da eBay in mancanza di un accordo sulla presenza di contenuti in violazione del diritto d’autore. Gli stessi responsabili di Mediafire avevano dunque rinunciato ai canali di PayPal .

Il misterioso gestore intervistato da TorrentFreak ha però espresso grandi timori per il possibile effetto paralizzante scatenato dalle nuove policy di PayPal sull’intera industria del file hosting. “Il 90 per cento degli utenti utilizza i loro canali di pagamento sui siti simili al nostro”, ha spiegato.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
11 lug 2012
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