Per Universal la musica è sempre più digital

Per Universal la musica è sempre più digital

Annunciato un accordo con TuneCore: novità per i musicisti indipendenti. Che avranno accesso alle risorse della major, pur rimanendo liberi
Annunciato un accordo con TuneCore: novità per i musicisti indipendenti. Che avranno accesso alle risorse della major, pur rimanendo liberi

Universal Music Group Distribution, divisione di UMG, ha annunciato un accordo con TuneCore . Il patto si prospetta utile per tutti i musicisti emergenti che sognano di lavorare per una major. Secondo quanto fin qui comunicato, TuneCore si impegna a fornire canali di distribuzione per le etichette della UMG, mentre la major offrirebbe, in cambio, una serie di servizi per i clienti TuneCore, come quelli di audio mastering professionale.

Così facendo, dunque, gli artisti indipendenti una volta registrati su TuneCore potrebbero scegliere di “legarsi” ad una etichetta UMG per ottenere maggiori possibilità di distribuzione. Dei costi del servizio ancora non si sa nulla, si parla però di un contributo minimo da aggiungere alle tariffe di TuneCore. Il vantaggio ottenuto da UMG sarebbe immediato: il diretto accesso al mondo della musica indipendente, con conseguente possibilità di scoprire nuovi talenti.

Un servizio aggiuntivo, altrettanto interessante e oggetto dell’accordo, è l’unione con Guitar Center. Si tratta di uno dei finanziatori e partner di TuneCore, nonché rivenditore di chitarre che gestisce oltre 200 negozi che, grazie all’accordo UMG-TuneCore, venderà fisicamente i CD degli artisti coinvolti.

TuneCore è un servizio che permette la distribuzione della musica digitale su diversi store come iTunes, eMusic, Amazon e Rhapsody.

La decisione di UMG di unirsi a TuneCore nella distribuzione della musica indipendente è una delle tante mosse fatte dalla major per avvicinarsi sempre più alla musica digitale. Oltre alla firma con YouTube , infatti, è diventata anche investitore di BuzzMedia.

Secondo Jeff Price, CEO di TuneCore, con l’accordo appena firmato UMG ha profondamente cambiato le regole del mercato delle major, affidando per la prima volta un’effettiva scelta ai musicisti.

Federica Ricca

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Pubblicato il
13 lug 2009
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