Perplexity AI: l’alternativa intelligente e gratuita a Operator di OpenAI

Perplexity AI: l’alternativa intelligente e gratuita a Operator di OpenAI

L'Assistente AI di Perplexity su Android è una valida alternativa a Operator di OpenAI. Si può usare anche gratuitamente. Ecco come funziona.
Perplexity AI: l’alternativa intelligente e gratuita a Operator di OpenAI
L'Assistente AI di Perplexity su Android è una valida alternativa a Operator di OpenAI. Si può usare anche gratuitamente. Ecco come funziona.

Se Operator di OpenAI sembra un sogno irraggiungibile con il suo prezzo di 200 dollari al mese, non bisogna disperare. Esiste un’alternativa più abbordabile e persino gratuita: l’Assistente AI di Perplexity. Questo strumento semplifica le attività quotidiane attraverso interazioni in linguaggio naturale e una spiccata consapevolezza del contesto.

Che cos’è l’assistente AI di Perplexity

A differenza delle comuni app di chat AI, Perplexity si integra con varie applicazioni per eseguire azioni utili come fare prenotazioni e impostare promemoria. Inoltre, può fare le ricerche sul web in tempo reale per fornire informazioni accurate e aggiornate. Questo riduce i classici problemi dei modelli AI, come le informazioni obsolete e le allucinazioni.

Al momento l’assistente AI di Perplexity è disponibile solo sull’app Android. Gli utenti iOS dovranno avere pazienza e attendere un rilascio futuro. Inoltre, chi sottoscrive l’abbonamento da soli 20 dollari può accedere a funzionalità avanzate, quali:

  • La possibilità di scegliere un modello AI specifico (c’è anche R1 di DeepSeek);
  • Un numero maggiore ricerche Pro;
  • La generazione di immagini con FLUX.

Le funzionalità dell’Assistente AI di Perplexity

L’Assistente di Perplexity offre una varietà di funzioni pensate per migliorare l’esperienza dell’utente:

  • Gestione delle attività: aiuta con i compiti quotidiani come impostare promemoria, organizzare calendari o creare liste di cose da fare, ecc.
  • Integrazione con i dispositivi della casa smart: si connette a vari dispositivi domestici smart, permettendo di controllare l’ambiente di casa tramite comandi vocali o l’interfaccia dell’assistente.
  • Memorizzazione del contesto: Perplexity mantiene il contesto tra diverse richieste. In pratica, quando si eseguono una serie di azioni, l’assistente ricorda le informazioni fornite in precedenza e le utilizza per migliorare le risposte successive. Il contesto può anche essere trasferito tra diversi servizi, app e dispositivi in cui Perplexity è installato.
  • Generazione di lead basata sull’AI: si può usare l’assistente AI di Perplexity per trovare contatti, scrivere email e chiamare aziende per tuo conto.
  • Integrazione con la fotocamera: è possibile usare la fotocamera del telefono per fornire a Perplexity un contesto visivo quando si fa una domanda.
  • Contesto dello schermo: permette di fare domande basate su ciò che si sta guardando effettivamente sullo schermo in quel momento. Questa funzione è comoda per tradurre i testi visualizzati in un’altra lingua o copiare numeri di telefono, indirizzi o informazioni da articoli, senza passaggi aggiuntivi.
  • Ricerca e riproduzione intelligenti: Perplexity può funzionare come un vero e proprio assistente vocale. Si può chiedere di cercare una canzone o un film specifico attraverso i titoli o semplicemente fornendo descrizioni del contenuto. Perplexity userà le app predefinite o preferite installate sul dispositivo come YouTube e Spotify per riprodurre il contenuto specifico.

Operator di OpenAI vs Assistente AI di Perplexity: un confronto

Sia l’Assistente AI di Perplexity che Operator di OpenAI sono strumenti AI avanzati. Ma tra Operator che costa ben 200 dollari al mese e Perplexity che offre sia un piano gratuito che un piano Pro a soli 20 dollari, vale la pena farsi due domande. Le funzionalità extra di Operator valgono la spesa? O Perplexity riesce a soddisfare le stesse esigenze a un prezzo molto più conveniente?

Entrambi i servizi offrono funzioni simili, come la ricerca web in tempo reale, la generazione di testo e immagini, automazione delle attività e gestione avanzata delle richieste. Tuttavia, sono fondamentalmente diversi nel funzionamento.

Il livello di autonomia è forse l’aspetto in cui differiscono di più. Perplexity richiede l’input dell’utente per la maggior parte delle azioni, ciò significa che non può operare in modo realmente indipendente senza prima ricevere una conferma. Però questo non è sempre un male, anzi. Garantisce un maggiore controllo e riduce il rischio di errori o azioni indesiderate.

Operator di OpenAI invece, è un agente AI in gran parte autonomo. Può gestire compiti complessi, navigare in Internet, compilare moduli e persino eseguire azioni online, il tutto con un intervento minimo da parte dell’utente. Perciò è una soluzione migliore per chi cerca un assistente AI in grado di gestire processi e raggiungere obiettivi online in modo più indipendente.

Perplexity è una sorta di “coltellino svizzero”. Anche se non può risolvere problemi complessi da solo, per le piccole cose di tutti i giorni fa esattamente il suo dovere. È veloce, si integra bene con le altre app e i dispositivi ed è facilmente accessibile sul telefono.

Come sfruttare al meglio l’Assistente AI di Perplexity?

Per ottenere il massimo dall’assistente AI di Perplexity, l’ideale è usare i comandi vocali invece di digitare. In questo modo le interazioni sono più veloci e naturali. Per renderlo ancora più scattante, basta impostare Perplexity come assistente predefinito e accedere all’assistente vocale tenendo semplicemente premuto il pulsante di accensione o qualsiasi altro pulsante si scelga.

Perplexity ha un “superpotere” da non sottovalutare: capisce quello che si sta guardando sullo schermo. Se si sta leggendo un articolo complicato, basta selezionarlo e chiedere all’assistente AI: “Me lo puoi spiegare in parole semplici?“. O magari si riceve una mail in inglese e si vuole capirne il senso. Tutto quello che si deve fare è copiarla e Perplexity te la tradurrà al volo.

In pratica, qualsiasi cosa si abbia davanti, che sia un documento tecnico, un messaggio o una pagina web, si possono chiedere spiegazioni, riassunti veloci, copiarlo e usarlo dove si vuole, ecc.

Per aumentare la produttività, è possibile anche integrare Perplexity con altre app. Ad esempio, può aiutare a scrivere email personalizzate usando il tono più adatto o può organizzare il calendario cercando gli spazi liberi per le riunioni. Naturalmente, bisogna concedere i permessi necessari per accedere alle varie applicazioni.

C’è un altro trucchetto interessante di Perplexity che può cambiare la giornata. Se si attivano le notifiche, può diventa una specie di “gobbo” personale per le proprie comunicazioni. Immaginiamo di ricevere la solita email che richiede la solita risposta. Invece di scriverla per l’ennesima volta, Perplexity suggerisce già una risposta sensata, che si può modificare al volo se serve. È particolarmente utile se ci si ritrova spesso a rispondere alle stesse domande o a scrivere email simili.

Come provare l’Assistente AI di Perplexity

Per provarlo personalmente, è necessario un dispositivo Android. Basta scaricare l’app di Perplexity (è sufficiente la versione gratuita) e andare nelle impostazioni dell’assistente digitale del proprio telefono. Si dovrebbe vedere “App assistente digitale predefinita”. Fare tap e scegliere Perplexity dall’elenco. Quando si utilizza l’assistente, la prima volta chiederà varie autorizzazioni, tra cui quelle per il microfono e la fotocamera, così come i servizi a cui si cerca di connettersi.

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Pubblicato il
8 feb 2025
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