Perplexity ha lanciato il suo assistente AI per Android. Può rispondere a domande generali e svolgere compiti come scrivere email, impostare promemoria, prenotare cene e molto altro.
L’assistente AI di Perplexity su Android che “vede” lo schermo
L’assistente AI di Perplexity è multimodale. Ciò significa che si possono fare domande su ciò che compare sul proprio schermo, ma anche chiedergli di attivare la fotocamera dello smartphone per “vedere” ciò che si ha davanti.
In una demo di Perplexity, un utente chiede all’assistente di “procurargli un passaggio”. Una volta appreso dove l’utente vuole andare, l’assistente apre automaticamente l’app di Uber con le corse disponibili per quella destinazione. Piuttosto impressionante, no?
Here are a few more examples of what Perplexity Assistant can do. We can’t wait to see how you use it.
Get it here: https://t.co/H4J9cr68So pic.twitter.com/F7ibSFfrgq
— Perplexity (@perplexity_ai) January 23, 2025
Qualche intoppo, ma un grande potenziale
Chi ha provato l’assistente AI di Perplexity l’ha trovato interessante. Può mettere su un podcast o identificare correttamente un oggetto inquadrato con la fotocamera. L’assistente può aiutare anche a scrivere e inviare un messaggio ad un amico utilizzando le informazioni nella rubrica. Ma non funziona con tutte le app. Per esempio, non riesce ad accedere a Slack o Reddit e non permette di lasciare commenti sui video di YouTube.
Un futuro promettente, ma ancora limitato
Al momento, l’assistente di Perplexity supporta Spotify, YouTube e Uber, oltre alle app di posta elettronica, messaggistica e orologio. Ma la portavoce dell’azienda, Sara Platick, assicura che questo è solo l’inizio: “Stiamo continuando ad aggiungere il supporto per più app e più funzionalità“.
Per abilitare l’assistente basta scaricare l’app di Perplexity e impostarlo come assistente predefinito del telefono. A quel punto, si potrà richiamare con uno swipe verso l’alto nell’angolo in basso a sinistra dello schermo o tenendo premuto il tasto home. Purtroppo, per ora l’assistente non è disponibile su iPhone. “Se Apple ci darà i permessi necessari, lo renderemo possibile“, promette Platick. Insomma, l’assistente mobile di Perplexity sembra avere un grande potenziale, anche se ancora limitato.
La corsa agli assistenti AI
L’annuncio di Perplexity arriva a poca distanza da altre novità nel campo degli assistenti virtuali. Samsung ha appena presentato il Galaxy S25 equipaggiato con Gemini, mentre Google ha rivelato che il suo assistente AI è ora in grado di completare compiti su più app e gestire richieste multimodali. Sembra proprio che siamo entrati in una nuova era degli assistenti digitali, sempre più intelligenti, autonomi e integrati con il nostro smartphone.