È ormai chiaro che tutti gli operatori del settore sono contrari ai due emendamenti approvati dal Senato. Al lungo elenco di critiche si aggiungono quelle di AIIP (Associazione Italiana Internet Provider). Secondo il Presidente Giovanni Zorzoni, le modifiche alla legge antipirateria sono state introdotte solo nell’interesse della lobby del calcio.
Gravi conseguenze per ISP e utenti
Asstel, Assoprovider e Anitec-Assinform hanno criticato soprattutto l’emendamento che introduce la responsabilità penale per i prestatori di servizi. AIIP ha invece evidenziato anche le gravi conseguenze dell’emendamento che elimina il limite al numero di indirizzi IP e nomi di dominio da bloccare.
Come sottolinea il Presidente Zorzoni, l’emendamento non permette ad AGCOM di fissare un limite al numero di blocchi contemporanei, dopo il primo anno di funzionamento della piattaforma Piracy Shield (quindi a partire da febbraio 2025). In pratica, gli ISP verranno inondati da richieste di blocco che sarà impossibile da soddisfare, soprattutto per i provider più piccoli con scarse risorse.
Inoltre, i titolari dei diritti (ad esempio, DAZN e Sky) potranno chiedere l’oscuramento dei siti che offrono “prevalentemente” contenuti pirata. Verranno quindi bloccati indirizzi IP utilizzati anche da siti legittimi (come accade per gli indirizzi condivisi). Ciò comporterà un aumento dei falsi positivi e dei ricorsi.
La riattivazione degli indirizzi IP e dei nomi di dominio, dopo sei mesi dal blocco e se non più usati per attività illecite, sarà a carico dei provider che assegnano gli indirizzi IP e registrano i nomi di dominio, quindi non a carico dei titolari dei diritti che avevano chiesto l’oscuramento.
AIIP ha infine evidenziato le gravi conseguenze della responsabilità penale (obbligo di segnalazione per evitare il carcere). Gli ISP saranno costretti ad effettuare una sorveglianza attiva del traffico. Ciò comporterebbe la probabile violazione delle normative italiane ed europee.
Il Presidente Zorzoni spera che gli emendamenti vengano corretti prima dell’approvazione definitiva del decreto Omnibus in cui sono stati inseriti (oggi pomeriggio è prevista la votazione alla Camera).