Roma – Che la pornografia su internet rappresenti un grande business lo sanno anche i sassi, e proprio il porno online è l’unico comparto che ha continuato a crescere stabilmente da anni a questa parte. Può dunque sorprendere la polemica di cui ha voluto dar conto il Wall Street Journal sull’apertura di MSN alla pornografia.
In realtà, almeno per il momento, ad aver aperto le porte a contenuti “adulti” è solo l’edizione francese di MSN (www.msn.fr) e non certo quella principale, quella americana (www.msn.com) che invece si posiziona come portale per le famiglie e finora ha sempre tenuto lontano questo genere di materiali.
Nei fatti, tra mezzanotte e le 3 del mattino, msn.fr propone una serie di link a siti osé nella rubrica “Hot Nights on MSN”, condita da immagini di nudo femminile e collegamenti a video erotici, strip tease in diretta web, presentazione di siti che vendono la più ampia varietà di materiali ad uso sessuale.
Attraverso il network MSNBC sulla questione è intervenuta con chiarezza Sandrine Murcia, marketing manager del portale francese di Microsoft, spiegando che “quello che cerchiamo di fare è non infilare la testa sotto la sabbia e ignorare un settore a così alta domanda su internet. La richiesta per questo tipo di contenuti c’è e abbiamo deciso di prenderne atto”. D’accordo con Marcia si dice Clotilde de Mersan, dirigente della divisione francese di Yahoo!, secondo cui “i contenuti adulti sono molto redditizi. Tutti i grandi portali stanno ripensando il proprio approccio a questi materiali”.
Secondo Dan Stevenson, esperto di Jupiter Media Metrix a Londra, la verità è che c’è una profonda differenza tra il pubblico e la pruderie americani rispetto a quelli europei. “Ci sono cose – ha affermato – che si possono fare in Europa e che non si possono fare negli States”. Ma Stevenson fa anche notare come, a partire da Lycos, siano già molti i portali americani che al proprio pubblico europeo propongono intere sezioni “dedicate” agli adulti.
Curiosamente proprio in questi giorni la celebre tennista tedesca Steffi Graf ha ottenuto da un tribunale di Colonia, in Germania, il riconoscimento che la pubblicazione sul sito di MSN di una sua immagine “nude” costituisce un attento alla sua privacy.
Stevenson sembra comunque cogliere nel segno, se si pensa a quanto accadde proprio a Yahoo! quando nella propria versione americana il portale introdusse materiali osé nello shop online, dovendo poi fare marcia indietro sull’onda delle proteste e delle critiche.
Va da sé, in ogni caso, che su internet trovare materiale pornografico è estremamente semplice e bastano pochi clic per visualizzare immagini per tutti i gusti. Le “mosse” dei grandi portali fanno pensare che le preoccupazioni sulla disponibilità di contenuti di questo genere per i minori in rete siano destinate ad essere ridimensionate.