C’era una certa creatività nel lavoro di un cinese che per qualche tempo avrebbe truffato un certo numero di utenti Internet mettendo in piedi un sito web dall’apparenza ufficiale e interamente dedicato alle Olimpiadi 2008 che si terranno a Pechino. Una creatività che gli avrebbe fruttato più di 42mila euro (400mila yuan).
Ad arrestarlo, raccontano le cronache , è stata la polizia cinese, secondo cui il 20enne Liao Peigui aveva copiato in tutto e per tutto il sito ufficiale dell’evento, www.beijing2008.cn , riuscendo così ad accalappiare l’attenzione di molti. Secondo le autorità, ai visitatori Liao faceva credere di aver vinto un grosso premio e li induceva a versare sui propri conti bancari una somma compresa tra il 10 e il 20 per cento del premio stesso. Premio che poi, naturalmente, non veniva loro consegnato.
L’operazione dei cybercop cinesi contro il residente di Dnazhou, nell’Hainan, si inquadra in una serie di blitz delle forze di polizia locali contro la contraffazione dilagante che in questo periodo “prende spunto” proprio dall’evento olimpico.
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Chiarimenti
La posizione generale di alcei sulla questione è chiara ma credo sarebbe importanteche fosse argomentata anche nello spcifico per far capire ai non addetti ai lavoricome e perché nuove regole non farebbero che peggiorare la situazione e comeinvece l'attuale quadro normativo (interno e internazionale) potrebbe efficacemetentetutelare contro abusi di stato e dei privati.Poi mi pare di capire che nel discorso di chi (Stefano Rodotà) propone la necessità della "costituzione della rete" sia anche una risposta proprio alla poliferazione dei codici di autoregolamentazione per restituire al "pubblico" un ruolo decisivo nella tutela dei diritti.garpRe: Chiarimenti
Bel commento, mi associo anch'io.Loris BatacchiRe: Chiarimenti
- Scritto da: garp> La posizione generale di alcei sulla questione è> chiara ma credo sarebbe> importante> che fosse argomentata anche nello spcifico per> far capire ai non addetti ai> lavori> come e perché nuove regole non farebbero che> peggiorare la situazione e> come> invece l'attuale quadro normativo (interno e> internazionale) potrebbe> efficacemetente> tutelare contro abusi di stato e dei privati.> Poi mi pare di capire che nel discorso di chi> (Stefano Rodotà) propone la necessità della> "costituzione della rete" sia anche una risposta> proprio alla poliferazione dei codici di> autoregolamentazione per restituire al "pubblico"> un ruolo decisivo nella tutela dei> diritti.Mi pare che almeno nel discorso introduttivo di Nicolais http://www.mondointernet.biz/Policy/182586.htmlsi accennava ad una possibile creazione di un cosiddetto Garante internazionale della Rete. Idea lasciamelo dire quantomeno bislacca visto che, all'atto pratico, ci sarebbe poi da discutere su quale potere effettivo internazionale potra' mai avere un simile organismo di supervisione e controllo e soprattutto quali risorse a da parte di quali nazioni...Non ti sembre invece che ai grandi convegni o seminari aventi per argomento la Rete, almeno qui in Italia, intervengano e pontifichino regolarmente personaggi che con la rete hanno davvero poco se non niente a che fare?!? LV&P O)mr_setterCosì è, se vi pare.
Dal 1997 si sono susseguite varie proposte di autoregolamentazione su Internet, ma anche settoriali (ISP, editori, pubblicità, consumerismo, ecc.). E' vero che l'Italia eccelle nel fabbricare norme su norme (e nel non applicarle). Tuttavia, anche se soltanto fosse un punto d'onore o un segno di buona volontà o un puro esercizio cerebrale, quali problemi può sollevare una proposta di autoregolamentazione che tuttalpiù può contribuire a chiarire alcuni punti di comportamento ai membri di un'associazione?Alcei e i suoi paladini (cito Livraghi, Andrea Monti, Manlio Cammarata, Nando, ecc.) si sono sempre opposti alle proposte altrui, guardandole dall'alto senza mai voler spiegare le motivazioni delle loro contrarietà.Lo sanno solo loro. Se gli sta bene così non c'è problema, tutte le opinioni sono benvenute, ma se sono fini a sè stesse, non servono a niente e a nessuno.plutoRe: Così è, se vi pare.
- Scritto da: pluto> Alcei e i suoi paladini (cito Livraghi, Andrea> Monti, Manlio Cammarata, Nando, ecc.) si sono> sempre opposti alle proposte altrui, guardandole> dall'alto senza mai voler spiegare le motivazioni> delle loro> contrarietà."I diritti civili, oggi più che mai sono minacciati dalla censura, dall'invasività dello Stato e delle imprese e da un generale scadimento del senso di civilità di ciascuno di noi. Il continuo riferirsi alla necessità di "autoregolamentazioni" (per il copyright, per la tutela dei minori, per la tutela dei dati personali, per esempio) è un mezzo per sottrarre al Parlamento la potestà legislativa, e per affidarla a burocrati e lobbisti.E di fronte agli abusi vecchi e nuovi, basta leggere la Costituzione della Repubblica (quella vera, non quella di plastica che si vorrebbe creare) per capire che non abbiamo bisogno di altro, se non di farla rispettare.Altro che "costituzione per l'internet".Piu' chiaro di cosi'....se invece continuiamo a far finta di non capire, beh allora e' meglio spegnere il PC e andarsi a guardare l'ultimo sceneggiato a puntate di Bruno Vespa in onda da un paio di settimane su RAIUno: Le biciclette di Garlasco! (anonimo)(anonimo)LV&P O)mr_setternorme sulla rete
ma questi signori si sono mai resi conto che internet e' globale, internazionale, e ubiquitaria? Se una cosa non posso farla qui perche' le norme italiane non lo permettono basta che cambio provider, vado in una nazione che me lo permette e continuo a fare quello che voglio.Vogliono dare delle norme? Devono essere internazionali, devono essere prese a livello di organizzazioni internazionali, ONU, WTO, FAO, UNICEF, etc.tutto quello che viene fatto a livello nazionale, da qualunque nazione del mondo, e' aria fritta.PietroRe: norme sulla rete
La difficoltà di fare un'operazione del genere è grande, ma questo non vuol dire che l'operazione è inutile.Ci sono stati dei tentativi in passato molto preoccupanti e che potrebbero essere arginati da una regolamentazione. Poi si può anche pensare che la libertà totale valga il rischio di perderla, non è detto che sia sbagliato.ShezanShezanRe: norme sulla rete
Perchè il mondo reale deve dare norme e leggi di vario genere ad un mondo irreale?spyroRe: norme sulla rete
- Scritto da: spyro> Perchè il mondo reale deve dare norme e leggi di> vario genere ad un mondo> irreale? per esempio: pedofilia, oppure istigazione al razzismo o alla violenza, oppure vendita di organi, tratta di esseri umani, ...vado avanti?PietroRe: norme sulla rete
dimentichi cosa nostra e il wwfpanunzioGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 01 10 2007
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