Era assurto agli onori della cronaca per aver reso pubblico l’hobby segreto dell’ex presidente degli Stati Uniti George W Bush, dipingere acquerelli in cui si ritraeva nell’intimità della stanza da bagno. Era stato responsabile degli attacchi alla pagina Facebook del generale Colin Powell, che ne avevano fatto emergere le relazioni private con la parlamentare europea Corina Cretu, e dell’intrusione nella vita privata di numerosi rappresentanti della scena politica mondiale e di star dello spettacolo. Guccifer, al secolo Marcel Lazar Lehel, tassista rumeno con la passione del cracking, è stato condannato dalla autorità del suo paese per essersi intrufolato nelle email personali del dirigente dei servizi segreti rumeni George Maior e della succitata politica Corina Cretu.
Guccifer, che ha collaborato con la giustizia confessando le proprie malefatte a seguito dell’arresto preventivo eseguito dalle forze dell’ordine nel mese di gennaio, è stato condannato a tre anni per ciascuna delle accuse che pendevano sul suo capo: le condanne sono state fatte convergere in un’unica pena di 4 anni, senza la possibilità di richiedere la libertà vigilata. Il cittadino rumeno, condannato altresì a pagare 11000 lei (circa 2500 euro) per le spese legali, è già reduce da una sentenza che risale al 2012 e potrà ricorrere in appello.
Ma se la Romania ha fatto giustizia per le vittime delle scorribande del cracker, sono ancora numerosissimi i casi rimasti in sospeso, da cui sono sgorgate infinità di documenti e dettagli privati delle celebrità più varie: Reuters , che ha raccolto dichiarazioni da un rappresentante del pubblico ministero rumeno che si è occupato del caso, riporta che in tribunale non è stato fatto accenno ad altre incursioni di cui Guccifer si è reso protagonista e che le autorità locali non sono a conoscenza di eventuali richieste di estradizione da parte delle autorità degli Stati Uniti.
Del resto, il cracker non ritiene di aver commesso gravi malefatte: “Probabilmente, ad ognuno di noi capiterà di essere vittima di una intrusione della propria email – ha dichiarato Guccifer – Io, personalmente, ho subito 5 intrusioni e non mi sono rivolto alle giustizia per lamentarmi”. Del resto, come testimonia il modus operandi del cracker, molta della responsabilità è da imputare alle misure di sicurezza poco accorte adottate dalle vittime: a Guccifer, per guadagnare l’accesso alle email di politici e star dello spettacolo, sono bastate delle ricerche online per documentarsi su parentele e animali domestici, così da irrompere negli account altrui senza alcuna forzatura.
Gaia Bottà
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Uffa...
" <I> In particolare, rileva ora il giudice della corte d'appello, gli utenti con una disabilità certificata che non possono accedere alla versione cartacea delle opere possono avere libero acXXXXX alla versione digitalizzata, mentre coloro che non soffrono di alcuna disabilità possono effettuare solo ricerche per parole chiave a meno che l'autore non conceda un acXXXXX più permissivo alla consultazione </I> ".La ricerca con parole chiave, è bene ricordarlo, si estende solo alla pagina in cui ricorre tale parola, e a poche altre. Poi compare l'avviso "questa pagina non è disponibile, oppure hai raggiunto la massima percentuale di pagine consultabili finora".Te possino....!-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 11 giugno 2014 18.29-----------------------------------------------------------Leguleiofair use
Quando un testo non è più ristampato e non è neanche acquistabile in formato elettronico (cioè quando tutti gli aventi diritto hanno rinunciato a rivendicare ogni profitto), il copyright dovrebbe decadere e l'opera dovrebbe diventare automaticamente di dominio pubblico.bradipaoRe: fair use
> Quando un testo non è più ristampato e non è> neanche acquistabile in formato elettronico (cioè> quando tutti gli aventi diritto hanno rinunciato> a rivendicare ogni profitto), il copyright> dovrebbe decadere e l'opera dovrebbe diventare> automaticamente di dominio> pubblico.Il fatto che non venga più ristampato per alcuni anni non significa che non accadrà mai più. A volte all'interno delle case editrici sono molto pigri, ma capita anche che ci siano situazioni di stallo perché l'autore o gli eredi puntano i piedi e pretendono condizioni che la casa editrice non può offrire, o altri intoppi. E il libro non viene ristampato. In ogni caso, in Italia già oggi è possibile fotocopiare in biblioteca libri fuori catalogo, dalla prima all'ultima pagina. Per quelli in vendita invece il limite è del 15 % (diritto di citazione).LeguleioRe: fair use
- Scritto da: Leguleio> Il fatto che non venga più ristampato per alcuni> anni non significa che non accadrà mai più. A> volte all'interno delle case editrici sono molto> pigri, ma capita anche che ci siano situazioni di> stallo perché l'autore o gli eredi puntano i> piedi e pretendono condizioni che la casa> editrice non può offrire, o altri intoppi. E il> libro non viene ristampato.A maggior ragione sarebbe un fair use da un lato, e un incentivo dall'altro a non tenere l'opera in ostaggio. Magari si può mettere un termine temporale di un anno di indisponibilità alla quale far scattare il passaggio nel pubblico dominio.A livello sociale sarebbe solo un guadagno.bradipaoRe: fair use
> > Il fatto che non venga più ristampato per alcuni> > anni non significa che non accadrà mai più. A> > volte all'interno delle case editrici sono molto> > pigri, ma capita anche che ci siano situazioni> di> > stallo perché l'autore o gli eredi puntano i> > piedi e pretendono condizioni che la casa> > editrice non può offrire, o altri intoppi. E il> > libro non viene ristampato.> > A maggior ragione sarebbe un fair use da un lato,> e un incentivo dall'altro a non tenere l'opera in> ostaggio. Il <I> fair use </I> esiste solo negli Usa. Nessun altro Paese ha adottato quell'impostazione. > Magari si può mettere un termine> temporale di un anno di indisponibilità alla> quale far scattare il passaggio nel pubblico> dominio.Mah... sai quante possono essere le cause della mancata ristampa di un libro di un autore vivente (e non parliamo poi di quelli deceduti)?Esempio banale: il libro del romanziere Teomondo Scrofalo è andato benino, ma la casa editrice che aveva stampato la prima edizione è fallita. Ora che si trova un nuovo editore e si fa la ristampa, il libro sarebbe già in pubblico dominio. E Teomondo Scrofalo in questa vicenda non ha alcuna colpa.LeguleioRe: fair use
Sono serio, ed è vero, sono appassionato di Gino Bramieri e della sua comicità pulita ed educata. I suoi modi fini e pacati.Sto cercando da un po' un suo libro di barzellette degli anni '80 "Come uccidere la suocera".Non si trova più, guardo sempre nei mercatini dell'usato.Poi ho scritto alla famiglia, i figli, attraverso un sito internet nel quale gestiscono la memoria del padre, per chiedere se ne avevano delle ristampe, se era reperibile da qualche parte.Non ho avuto nessuna risposta.Eppure ero disposto a spendere qualcosa per averne una copia.Ritengo l'attuale sistema editoriale fallato, ed assolutamente inadeguato. E in un periodo di abbandono del libro e della cultura, questo è scandaloso. Ne sono anche loro la causa!iRobyRe: fair use
- Scritto da: Leguleio> > Quando un testo non è più ristampato e non è> > neanche acquistabile in formato elettronico> (cioè> > quando tutti gli aventi diritto hanno> rinunciato> > a rivendicare ogni profitto), il copyright> > dovrebbe decadere e l'opera dovrebbe> diventare> > automaticamente di dominio> > pubblico.> > Il fatto che non venga più ristampato per alcuni> anni non significa che non accadrà mai più. A> volte all'interno delle case editrici sono molto> pigri, ma capita anche che ci siano situazioni di> stallo perché l'autore o gli eredi puntano i> piedi e pretendono condizioni che la casa> editrice non può offrire, o altri intoppi. E il> libro non viene ristampato.Per questo motivo e' NECESSARIO imporre un balzello agli aventi diritto perche possano continuare a mantenere tale diritto.Una cosa molto semplice: al primo anno si paga un euro, al secondo anno due euro, al terzo anno quattro euro, e via raddoppiando, di anno in anno, come fece quel tale coi chicchi di grano.Il primo anno che non paghi i diritti scadono e l'opera diventa di pubblico dominio.In questo modo l'autore puo' conservare a poco prezzo i diritti dell'opera per i primi anni, e prolungarli solo se questa e' effettivamente remunerativa.Queste beghe devono cessare. Un'opera una volta pubblicata deve essere accessibile sempre e comunque.> In ogni caso, in Italia già oggi è possibile> fotocopiare in biblioteca libri fuori catalogo,> dalla prima all'ultima pagina.Che inutile spreco di carta e di toner.Si puo' invece digitalizzare UNA VOLTA, con risparmio di tempo e di materiale.panda rossaRe: fair use
> > Il fatto che non venga più ristampato per> alcuni> > anni non significa che non accadrà mai più. A> > volte all'interno delle case editrici sono> molto> > pigri, ma capita anche che ci siano> situazioni> di> > stallo perché l'autore o gli eredi puntano i> > piedi e pretendono condizioni che la casa> > editrice non può offrire, o altri intoppi. E> il> > libro non viene ristampato.> > Per questo motivo e' NECESSARIO imporre un> balzello agli aventi diritto perche possano> continuare a mantenere tale> diritto.> > Una cosa molto semplice: al primo anno si paga un> euro, al secondo anno due euro, al terzo anno> quattro euro, e via raddoppiando, di anno in> anno, come fece quel tale coi chicchi di> grano.Se ti riferisci alla leggenda connessa all'invenzione degli scacchi, erano chicchi di riso. :)> Il primo anno che non paghi i diritti scadono e> l'opera diventa di pubblico> dominio.L'attuale legge sul diritto d'autore protegge sia i diritti economici degli autori, sia quelli degli editori. Penalizzando gli editori che tengono il libro sottochiave danneggerseti anche gli autori, che spesso non hanno voce in capitolo nelle scelte dell'editore e sono incolpevoli per quanto riguarda il ritardo nei pagamenti. > In questo modo l'autore puo' conservare a poco> prezzo i diritti dell'opera per i primi anni, e> prolungarli solo se questa e' effettivamente> remunerativa.No, quando un'opera è in pubblico dominio lo è per tutti: editori e autori.Non esiste il pubblico dominio a mezzo servizio.> Queste beghe devono cessare. Un'opera una volta> pubblicata deve essere accessibile sempre e> comunque.Mah... anche lì ci sarebbe da discutere. Se si tratta di un libro che non interessa (quasi) a nessuno, ha senso fare una ristampa andando in perdita?Anche limitandoci al mondo ebook, fare un'edizione in quel formato ha dei costi vivi. > > In ogni caso, in Italia già oggi è possibile> > fotocopiare in biblioteca libri fuori> catalogo,> > dalla prima all'ultima pagina.> > Che inutile spreco di carta e di toner.> Si puo' invece digitalizzare UNA VOLTA, con> risparmio di tempo e di> materiale.Se è disponibile uno scanner in biblioteca anche quello, sì. Non cambia nulla. Non sempre sono così attrezzate.LeguleioRe: fair use
- Scritto da: Leguleio> In ogni caso, in Italia già oggi è possibile> fotocopiare in biblioteca libri fuori catalogo,> dalla prima all'ultima pagina. Per quelli in> vendita invece il limite è del 15 % (diritto di> citazione).Quindi ogni biblioteca ha un catalogo che elenca i libri fuori catalogo, come e' possibile accedere a questa lista ?kraneRe: fair use
> > In ogni caso, in Italia già oggi è possibile> > fotocopiare in biblioteca libri fuori> catalogo,> > dalla prima all'ultima pagina. Per quelli in> > vendita invece il limite è del 15 % (diritto> di> > citazione).> > Quindi ogni biblioteca ha un catalogo che elenca> i libri fuori catalogo, come e' possibile> accedere a questa lista> ?Ha sicuramente un elenco di libri in catalogo, che è una lista molto più breve, ma non so da dove la attingano. Chiedi a loro, in genere alle e-mail rispondono.LeguleioRe: fair use
- Scritto da: Leguleio> > Quando un testo non è più ristampato e non è> > neanche acquistabile in formato elettronico> (cioè> > quando tutti gli aventi diritto hanno> rinunciato> > a rivendicare ogni profitto), il copyright> > dovrebbe decadere e l'opera dovrebbe> diventare> > automaticamente di dominio> > pubblico.> > Il fatto che non venga più ristampato per alcuni> anni non significa che non accadrà mai più. AFreganca**o. Libero dominio :p> volte all'interno delle case editrici sono molto> pigri, ma capita anche che ci siano situazioni di> stallo perché l'autore o gli eredi puntano i> piedi e pretendono condizioni che la casa> editrice non può offrire, o altri intoppi. E ilin questo caso, meritano di essere inc*****ulati, altro che tutelati!Tanto per fare un esempio leggero, da noi vari editori vorrebbero tanto pubblicare Candy Candy (mito per metà della mia generazione), ma da decenni le due autrici litigano per i diritti (cre*****tine! Sono le prime a perderci soldi).> libro non viene ristampato.> > > In ogni caso, in Italia già oggi è possibile> fotocopiare in biblioteca libri fuori catalogo,> dalla prima all'ultima pagina. Per quelli in> vendita invece il limite è del 15 % (diritto di> citazione).Quindi basterebbe equiparare la "fotocopia digitale" a quella "fisica" e permettere che le biblioteche ne tengano una copia...FunzGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 12 giu 2014Ti potrebbe interessare