Seattle (USA) – Nella rovente battaglia per la conquista del mercato dei media digitali, RealNetworks ha rinnovato la sfida ai suoi più diretti avversari, primo fra tutti Microsoft, con il rilascio della versione finale di RealPlayer 10 e della piattaforma Real 10.
La final release del noto player, annunciata da mesi, riproduce tutti i maggiori formati multimediali, incluso il Windows Media di Microsoft e l’AAC di Apple. RealNetwork afferma che il suo software è ora in grado di supportare oltre 50 differenti modelli di dispositivi portatili, fra cui iPod di Apple, Treo 600 di palmOne e Zen NX di Creative.
La softwarehouse sostiene che RealPlayer 10 migliora la gestione dello streaming on-line eliminando i ritardi e aggiungendo la capacità di mettere in pausa i flussi audio/video riprodotti via Internet. Queste funzionalità sono legate alle migliorie introdotte nei formati RealAudio 10 e RealVideo 10. Quest’ultimo, secondo RealNetworks, comprime fino al 30% in più rispetto al precedente codec, e lo fa conservando la stessa qualità e garantendo piena compatibilità con le versioni 9 e 8.
La nuova piattaforma Real 10 è invece l’evoluzione della tecnologia aperta che, con il nome di Helix, RealNetworks ha rilasciato lo scorso anno con l’intento di dar vita ad una florida comunità di sviluppatori. Attraverso questo framework i produttori possono creare applicazioni multipiattaforma in grado di riprodurre o trasmettere contenuti digitali nei principali formati multimediali, inclusi RealAudio e RealVideo, Ogg Vorbis, Windows Media, QuickTime, MPEG-1, MPEG-2 e MP3 e MPEG-4.
Integrata nel nuovo framework di RealNetwork c’è anche Helix DRM 10, una nuova tecnologia di digital rights management in grado di proteggere tutti i principali formati audio/video, inclusi Real, MP3, MPEG-4, AAC, H.263 e AMR.
RealNetworks ha anche annunciato un accordo con Virgin Radio, definita “la radio più ascoltata del Web”, per il broadcasting delle trasmissioni in formato Real 10 e AAC, e con BT, che ha preso in licenza Helix Universal Server e Delivery Suite per servizi di pay-per-view e download.
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come alternativa al fisso
se ho ben capito continuerà ad essere presente soprattutto in aeroporti, stazioni, alcuni bar ed altri luoghi "limitati" e/o temporanei (le Olimpiadi, ad esempio).Peccato non sembra sia diffuso come alternativa ai collegamenti tramite cavo o ai cellulari.Ciao,Daniele.danieleNAPIU' COPERTURA PLEASE !!
di più velocità non me ne faccio nulla ...meglio (magari ) degli access point che coprono 300 mt all'interno di edifici ...o dei ripetitori a bassimo costo ...per coprire vaste aree ...a me serve questo !!SalutiAnonimoMa sì, friggiamoci il cervello....
come da subject:DAnonimoBufale & Ribufale
Come al solito U.S. Robotics ci prova, e come sempre non afferma il reale, per avere idea di che cosa effettivamente rende andate sul sito :http://www.smallnetbuilder.com/ e ne vedrete delle belle.Buon lavoro a tutti 8)AnonimoEsperienza personale
Un collega ha comperato la PCMCIA 803.11g della USR:- Su un dell XP si incartava con BSOD- Su un altro PC funzionava al 100%- Su Linux i drivers sono a pagamento !L'Access Point, sempre della USR, a cicli regolari fa' colare la potenza del segnale a picco, per poi ristabilirla a piena potenza poco dopo.Il sottoscritto ha preso uno Zyxel (Nonostante abbia comperato USRobotics sin dai tempi dei primi modem Courier HST :$) e ha funzionato senza problemi (Sotto Linux) sin dal primo minuto !GiamboRe: Ma sì, friggiamoci il cervello....
Tanto la gente è stupida e ignorante se no vede le radiazioni non crede che queste possano far male, anzi molti pensano che neppure esistano.Basta fare due chiacchiere con quei poverini che hanno l'adsl wireless.Anonimogli ignoranti siete voi
... che ve la prendete col wireless e con le antenne non sapendo un acca di come funzionano...poi però vi scarrozzate a destra e a manca il cellulare che genera un campo 20 volte superiore e,non contenti,vi incollate al microonde o al televisore.Anonimoe l'assistenza ?
come da Subject.AnonimoRe: Ma sì, friggiamoci il cervello....
- Scritto da: Anonimo> come da subject:DTotalmente inutile nel tuo caso!Si vede che telo sei gia' fritto col cellulare (campo molto piu' forte del WiFi) e il forno a microonde.Adesso che il danno e' gia' fatto ti metti a piangere per il WiFi?E' fritto! e' fritto! credimi :DAnonimo1 GIGABIT
Non vedo "la notizia" dato che la harpax ha spinto il Wi-Fi fino ad un gigabit...prima di scrivere "le notizie" forse ci si dovrebbe documentare un pochino di +!!!!AnonimoRe: 1 GIGABIT
Chi???:DUS Robotics decide il mercato la come si chiama che fa?AnonimoRe: 1 GIGABIT
Anonimo wrote:> Non vedo "la notizia" dato che la harpax ha spinto il Wi-Fi> fino ad un gigabit... [...]Certo: stando a 3 mm dal ricevitore e quando Marte entra nell' influenza dei Pesci.Ed avendo un po' di culo.Raga, evitiamo di prendere queste sparate da 4 soldi come oro colato: tanto son tutte velocita' di picco piu' teorike ke altro. :(Anonimotanto e inutile
qui in italia non e arrivata neppure la fibra ... correggo solo in qualche citta percio dove sta il problema?Anonimo[OT] senza parole
Negli ultimi tempi in Italia vengono presentate offerte di upgrade per i collegamenti adsl esistenti, tecnologie ormai diffusissime anche se la totale copertura del territorio non è ancora stata raggiunta. Alcune aree metropolitane possono contare sulla fibra ottica, raggiungendo i 10Mbps, ma dal Giappone arrivano informazioni disarmanti per chi nella nostra Italia "lotta" con un modem analogico o al massimo con una ISDN! Tep.Co. (Tokyo Electric Power) offre alla propria utenza una connettività internet con velocità pari a 100Mbps ed i più famosi provider Giapponesi (So-Net o di Nifty) offrono contratti in dial up.La velocità appena citata non è garantita, è il caso teorico ideale ma considerando la disponibilità di fibra e lo stile Giapponese (che non è eccessivamente pressapochista!), si può ben immaginare che la qualità del servizio sia elevata. I costi sono a dir poco imbarazzanti, si parla infatti di circa 45Euro al mese! Con questo genere di connettività le tanto citate nuove tecnologie legate ai contenuti "on demand", piuttosto che la realizzazione di veri e propri server casalinghi sono facilmente realizzabili e trovano la loro massima espressione. Il Giappone è indubbiamente uno dei paesi più all'avanguardia nel campo delle nuove tecnologie, in tale realtà gli investimenti in IT sono massicci e permettono il raggiungimento degli obiettivi appena citati. Non è un caso che in Giappone si stia pensando in modo assai realistico e concreto all'adozione del nuovo standard IPv6. Come riportato qualche tempo fa sulle nostre pagine, Cina, Giappone, Corea e Taiwan credono enormemente nella rapida adozione del nuovo standard; Cina Corea e Taiwan hanno posto come obiettivo ill 2010 per il passaggio al nuovo "indirizzamento", mentre il Giappone è assai fiducioso ed entro il 2005 dovrebbe arrivare al traguardo IPv6. La differenza sostanziale tra IPv4 ed IPv6 è ovviamente l'incremento di indirizzi IP disponibili; attualmente in alcune aree geografiche si inizia ad avvertire la "scarsità" di indirizzi IP ed in queste condizioni pare non realistico pensare ad una massiccia adozione delle nuove tecnologie disponibili nel prossimo futuro. Ipotizziamo ad esempio che ognuno di noi abbia un indirizzo IP statico a disposizione, con l'attuale IPv4 non è nemmeno immaginabile; eppure il server casalingo, piutttosto che le nuove forme di comunicazione legate al mobile sono una realtà. Alcuni provider hanno cercato di ovviare al problema adottando i NAT, ovvero con particolari regole di routing riescono a garantire indirizzi IP statici ai propri clienti, ma come è facile immaginare, tali soluzioni sono solo dei rimedi al problema. L' IPv6 va oltre la disponibilità di nuovi indirizzi, il nuovo protocollo implementa infatti nuove metodologie per il riconoscimento e la trasmissione dei pacchetti; le informazioni facenti capo ad audio e video avranno la precedenza sulla rete, mentre i pacchetti relativi ad email ecc godranno di una minor precedenza. Purtroppo in Italia la situazione non è ancora così rosea, infatti connettività simili a quella giapponese sono decisamente utopistiche, mentre le informazioni circa studi ed implementazioni dell' IPv6 sono assai nebulose. Grazie all'amico GOTECKI per le proziose segnalazioni.Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo. http://news.hwupgrade.it/12186.htmlAnonimoRe: Esperienza personale
- Scritto da: Giambo> > Un collega ha comperato la PCMCIA 803.11g> della USR:> - Su un dell XP si incartava con BSOD> - Su un altro PC funzionava al 100%> - Su Linux i drivers sono a pagamento !http://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.htmlhttp://www.gnu.org/philosophy/free-sw.htmlAnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 07 04 2004
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