Renato Brunetta: smart working? Tutti fannulloni!

Renato Brunetta: smart working? Tutti fannulloni!

Renato Brunetta è tornato sulla retorica dei fannulloni puntando il dito contro i dipendenti della pubblica amministrazione che lavorano da casa.
Renato Brunetta: smart working? Tutti fannulloni!
Renato Brunetta è tornato sulla retorica dei fannulloni puntando il dito contro i dipendenti della pubblica amministrazione che lavorano da casa.

La retorica di Brunetta contro i fannulloni non è mai venuta meno, ma se negli anni passati si era scagliata contro i più giovani, oggi si scaglia contro i dipendenti in smart working. Non che ci fossero dubbi in proposito: Renato Brunetta, infatti, non ha mai fatto mistero della propria opposizione al lavoro agile poiché viziato dai comportamenti poco corretti di troppi dipendenti della PA. La pandemia opponeva però precise condizioni e dal ministro non giunsero che sparute stilettate, senza mai portare l’affondo come invece successo più direttamente in queste ore.

Fannulloni!

L’occasione è quella di una intervista a SkyTG24, dove Renato Brunetta ha tolto i freni e si è lanciato in un nuovo j’accuse:

Lo smart working? Piuttosto che chiusi a casa, con il telefonino sulla bottiglia del latte a fare finta di fare smart working, perché diciamocelo a far finta di lavorare da remoto, a parte le eccezioni che ci sono sempre: vaccini, vaccini, vaccini. E presenza con una migliore organizzazione del lavoro

Secondo Brunetta, insomma, non c’è alternativa al lavoro in presenza: restare a casa significa non essere allineati con i ritmi dell’ufficio, significa nascondersi dietro un dispositivo mobile ed eludere i propri doveri nei confronti del datore di lavoro.

Renato Brunetta

Una cosa è certa, e in questo Brunetta coglie nel segno: lo smart working non è possibile in assenza di un rapporto fiduciario che consolidi l’intesa tra le parti e consenta a comunicazioni, task e coordinamento di fluire nel migliore dei modi. Al tempo stesso le parole di Brunetta non costruiscono certo un clima fiduciario ideale, chiarendo come la fiducia nei confronti dei dipendenti della PA sia per lui tramontata da tempo (appoggiato in ciò da non pochi dirigenti in difficoltà nel dover gestire questo periodo di pandemia tra le maglie burocratiche di una PA dall’organizzazione spesso bizantina e caotica).

Non appena la pandemia avrà allentato la sua morsa, insomma, per il ministro non ci sono dubbi: “vaccini e presenza” e nessuno potrà più a nascondersi dietro lo smart working. “Fannulloni!

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Pubblicato il
3 feb 2022
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