Renault ha deciso di investire in Wandercraft, una startup francese che sviluppa esoscheletri. L’idea è semplice: mettere insieme l’esperienza di Wandercraft nella robotica con la capacità di Renault di produrre su larga scala.
Il robot umanoide Calvin arriverà nelle fabbriche Renault
Wandercraft è stata fondata nel 2012. Offre esoscheletri che aiutano le persone paralizzate a camminare di nuovo. Ma questo nuovo accordo la porta in un territorio completamente nuovo. L’obiettivo è duplice. Da un lato, Renault integrerà nelle sue fabbriche umanoidi in grado di svolgere compiti fisici particolarmente impegnativi o ripetitivi. Dall’altro, Renault contribuirà con il suo know-how industriale a produrre in serie le altre tecnologie progettate da Wandercraft a costi inferiori.
Come ha spiegato Jean-Louis Constanza, co-fondatore di Wandercraft, il prototipo di robot umanoide sviluppato dalla sua azienda è il primo umanoide industriale realmente operativo in Europa. Questo robot si chiama Calvin ed è già stato messo all’opera all’interno degli impianti Renault.
Il suo impiego iniziale si concentra su mansioni ripetitive, pesanti o potenzialmente pericolose per gli esseri umani, come trasportare componenti tra le varie linee di montaggio, eseguire piccoli aggiustamenti meccanici o effettuare controlli visivi di qualità.
Robot, mon amour… un mercato in rapida espansione
Anche se molto rara in Europa, questo tipo di collaborazione sta cominciando a diventare la norma nell’industria automobilistica. E non si tratta solo di Tesla e del suo umanoide Optimus. Quattro anni fa, Hyundai ha acquistato Boston Dynamics, con l’obiettivo di utilizzare le capacità del suo robot Atlas nelle sue fabbriche. BMW, invece, ha collaborato con la start-up Figure, il cui robot umanoide ha attirato l’attenzione di OpenAI. E non è tutto: Mercedes ha unito le forze con Apptronik, che sta sviluppando un robot chiamato Apollo.
I robot umanoidi stanno diventando un business enorme, anche grazie all’AI che li rende sempre più intelligenti. Secondo Citigroup, nel 2050 questo mercato potrebbe valere 7.000 miliardi di dollari, con oltre 600 milioni di robot sparsi per il mondo.