Samsung ha annunciato di aver spedito 5 milioni di Galaxy Note ai rivenditori, una media di un milione al mese dall’esordio del “phablet” che con i suoi 5,3 pollici vuole incunearsi tra smartphone e tablet.
Se questi cinque milioni non rappresentano certo un dato assoluto sul successo o meno del device, sono quanto meno indicativi della fiducia nell’accoglienza del mercato, nonché indice di performance che superano comunque le aspettative degli analisti.
D’altronde Samsung ha concentrato numerosi sforzi di marketing per promuovere il dispositivo, che in particolare per le misure inusuali ( già sperimentate , per esempio, non certo con successo da Dell Streak) ha bisogno di essere “compreso” dal pubblico.
Al momento particolarmente interessati sono risultati i consumatori di Cina, Spagna e Francia.
(Claudio Tamburrino)
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funziona diretta inattiva in italia ?
Ma servizio pubblico e la rete La 7, fanno video in diretta su youtube...SgabbioRe: funziona diretta inattiva in italia ?
Come sta scritto nell'articolo non é la prima diretta in assoluto ma la prima tarsmissione regolare che viene messa online in diretta. che è diverso. l'evento può avere ragioni precise per richiedere il live, uno show quotidiano ne ha altre.Quanto alla mancata promozione lo scrivo parlando dello scarso entusiasmo di YouTube che pure nella cosa ci ha investitoGabriele NiolaSarà ma...
Mi sembra comunque molto meno imbarazzante del 99% degli show di intrattenimento Mediaset e RAI... ma MOLTO eh... (anonimo)Il post che sto inserendoRe: Sarà ma...
A me sembra assolutamente la stessa XXXXX. D'altronde la TV commerciale l'abbiamo importata da loro.darioRe: Sarà ma...
- Scritto da: dario> A me sembra assolutamente la stessa XXXXX.> D'altronde la TV commerciale l'abbiamo importata> da> loroHai ragione in parte. Negli USA ci sono anche canali che fanno programmi di intrattenimento e di divulgazione scientifica fatti bene: Discovery Channel, Turner Classic Movies, National Geographic Channel, tanto per citarne alcuno. In Italia invece?Il post che sto inserendoRe: Sarà ma...
- Scritto da: Il post che sto inserendo> - Scritto da: dario> > A me sembra assolutamente la stessa XXXXX.> > D'altronde la TV commerciale l'abbiamo importata> > da> > loro> > Hai ragione in parte. Negli USA ci sono anche> canali che fanno programmi di intrattenimento e> di divulgazione scientifica fatti bene: Discovery> Channel, Turner Classic Movies, National> Geographic Channel, tanto per citarne alcuno. In> Italia> invece?Discovery Channel fa pietà. Sembra fatto per un pubblico di ritardati, continuano a ripetere in continuazione le stesse cose. Stessa cosa per History Channel, non l'hai citato ma anche quello è da mettersi le mani nei capelli.Dottor Stranamoreper quanto mi riguarda...
Per quanto mi riguarda la diretta è morta... mi sto scervellando per pensare all'ultimo programma in diretta che abbia guardato (che non sia un evento sportivo). Film, serie (tv e web)... contenuti che preferisco scaricare e guardare quando voglio io; l'idea stessa di un programma con un conduttore mi fa venire l'orticaria.il solito bene informatoD'accordo con Gabriele
Mi trovo perfettamente d'accordo con Gabriele, non è il mezzo ma sono i contenuti, a fare la differenza. Del resto non so chi pensasse seriamente che Youtube e i social network in generale fossero qualcosa di più e di diverso da un "mezzo", per l'appunto.Anzi, forse è vero addirittura il contrario, ovvero che certi contenuti in TV hanno ancora un minimo di seguito (vedi certi reality) mentre in rete vengono regolarmente bistrattati, in quanto il popolo del web forse è più critico e smaliziato.Sì, è vero che sul tubo ci sono video osceni con milioni di visite, con mode scatenate dal nulla e apparentemente ingiustificate, ma alla base c'è sempre stata un'idea diversa dal solito e originale.EnriZGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 29 mar 2012Ti potrebbe interessare