Samsung: una nuova batteria per reinventare lo smartphone

Samsung: una nuova batteria per reinventare lo smartphone

Un nuovo progetto messo in cantiere da Samsung mira all'introduzione di una nuova batteria per gli smartphone (e non solo): i dettagli.
Samsung: una nuova batteria per reinventare lo smartphone
Un nuovo progetto messo in cantiere da Samsung mira all'introduzione di una nuova batteria per gli smartphone (e non solo): i dettagli.

In oltre un decennio e mezzo di evoluzione, dalla nascita del segmento smartphone, abbiamo assistito a progressi significativi per ogni componente di questi dispositivi (schermo, processore, moduli per la connettività e soprattutto fotocamere), ad eccezione di uno: la batteria. Sostanzialmente, quelle agli ioni di litio integrate, sono rimaste nel tempo molto simili alle originali, al netto di ottimizzazioni introdotte sul fronte della capacità e della sicurezza. All’inizio erano removibili, oggi non più. Nei laboratori Samsung si sta studiando e sperimentando un’innovazione ritenuta in grado di cambiare radicalmente lo scenario.

Smartphone e batterie: Samsung investe sul futuro

L’indiscrezione è stata riportata in Corea del Sud da THE ELEC. Fa riferimento a una collaborazione attiva tra la divisione SDI del gruppo di Seul e due società cinesi, per lo sviluppo di una tecnologia legata allo stacking delle celle che formano le unità, prendendo ispirazione da un metodo già impiegato in ambito automotive, per i moduli montati sulle vetture elettriche.

I vantaggi derivanti dall’utilizzo di un approccio differente sarebbero principalmente due: maggiore capacità (con una densità incrementata fino al 10%) e dimensioni più contenute. In altre parole, un’autonomia più elevata a parità di ingombro oppure una riduzione di volume e peso che potrebbe spalancare di conseguenza le porte a innovazioni sul fronte del design.

Stando alla voce di corridoio, altre due società sudcoreane sarebbero state in corsa per collaborare con Samsung al progetto, ma le offerte migliori sembrano essere quelle giunte dalla Cina. Le aziende selezionate avrebbero già aperto uffici da destinare alla fase di sviluppo, con le produzione pianificata nell’impianto di Cheonan controllato da Samsung.

Come sempre accade in questi casi, potrebbero trascorrere anni prima che la nuova tecnologia, se perfezionata al punto da essere ritenuta affidabile, possa essere integrata nei dispositivi mobile destinati alla commercializzazione. Non è da escludere che, oltre agli smartphone, possano beneficiarne anche tablet, notebook e altri prodotti del brand.

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Fonte: The Elec
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Pubblicato il
24 apr 2023
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