Samsung, un trimestre no

Samsung, un trimestre no

Il business del colosso coreano soffre la concorrenza, sia sul fronte dei terminali premium, a vantaggio di Apple, sia sul fronte di quelli economici, a vantaggio dei produttori cinesi. Il futuro? Più chip fatti in casa e nuovi prodotti
Il business del colosso coreano soffre la concorrenza, sia sul fronte dei terminali premium, a vantaggio di Apple, sia sul fronte di quelli economici, a vantaggio dei produttori cinesi. Il futuro? Più chip fatti in casa e nuovi prodotti

Samsung ha pubblicato i risultati finanziari del quarto trimestre dell’anno 2014, e come previsto si tratta di numeri non incoraggianti: la corporation asiatica perde sensibilmente quota per ricavi e profitti, mentre i concorrenti si fanno sempre più vicini minacciando business dei dispositivi mobile, che negli ultimi anni è sempre stato in pieno boom.

L’ultimo trimestre del 2014 si è chiuso con 48,6 miliardi di dollari di ricavi e 4,87 miliardi di profitti operativi, numeri al di sotto delle aspettative che rappresentano un calo rispettivamente dell’11 per cento e del 36 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel complesso, il 2014 di Samsung si è chiuso con 54 miliardi di dollari di ricavi e 7,5 miliardi di profitti.

La divisione mobile della corporation è quella che perde di più , con un crollo del 64 per cento nei profitti anni su anno. Samsung sottolinea i risultati positivi come le vendite del Galaxy Note 4, ma la preoccupazione per il futuro prossimo e a lungo termine è innegabile.

L’azienda prevede una ripresa del mercato mobile nel 2015, grazie alla realizzazione di nuovi prodotti e nuovi design (per i cellulari ma anche nel promettente business dei gadget indossabili), a un incremento nell’utilizzo di chip e SoC fatti in casa (fatto che molto probabilmente penalizzerà Qualcomm ) e alla commercializzazione di terminali a basso costo pensati per i mercati “emergenti” come quelli di India e Cina.

La sfida che Samsung si troverà ad affrontare sarà di duplice natura, visto che ne segmento high-end deve scontrarsi con Apple , che incamera vendite record e che torna a giocarsela alla pari con la concorrente coreana sul numero dei terminali venduti.

I produttori cinesi , da tempo spina nel fianco di Samsung, sono se possibile ancora più agguerriti e già oggi valgono il 40 per cento del mercato mondiale degli smartphone (453,4 milioni di telefonini). Ed è in Cina che, a dire di Samsung, il business coreano conoscerà una ripresa nel 2015.

Il settore mobile sta attraversando dunque un momento di transizione: per un’azienda come Sony, che sembra soffrire delle stesse problematiche di Samsung e starebbe meditando ripensamenti alla propria strategia e possibili licenziamenti , c’è una LG che si conquista risultati positivi.
E Nokia, che ha abbandonato la zavorra dei telefonini nel corpaccione multi-miliardario di Microsoft? Nokia va bene : l’azienda finlandese che è tornata a produrre (solo) dispositivi di rete registra profitti trimestrali superiori alle aspettative (470 milioni di euro) grazie soprattutto allo sviluppo delle reti 4G negli USA.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
29 gen 2015
Link copiato negli appunti