I tecnici della californiana Seagate tirano fuori dal cassetto uno speciale hard disk portatile “indipendente”, dotato di modulo WiFi e batteria ricaricabile. Un accessorio da 500 gigabyte (e 199,99 dollari) pensato per condividere velocemente i dati con smartphone e tablet.
Il GoFlex Satellite non ha bisogno di cavetti e non deve appoggiarsi al web per il trasferimento dei file, ma sfrutta solamente la sua connessione Wireless (802.11 b/g/n) e un software proprietario.
Per trasferire i contenuti multimediali sul disco Seagate partendo da PC Windows o Mac bisogna infatti utilizzare l’utility Media Sync. Per sincronizzarsi con smartphone e tablet iOS occorre invece scaricare dallo store l’apposita app GoFlex Media , disponibile gratuitamente. Per il momento non esiste ancora un’applicazione analoga per gli utenti Android, ma Seagate conta di rilasciarla presto.
Il sistema consente di collegare al disco fino a tre dispositivi contemporaneamente ma per velocizzare il trasferimento dei dati è comunque possibile utilizzare i cavi. L’hard-disk include un connettore USB 3.0 (utile anche per l’alimentazione) ed è in grado di supportare altri standard classici come eSATA e Firewire, attraverso una serie di adattatori forniti da Seagate.
L’azienda dichiara un’autonomia di 5 ore per la batteria integrata, durante l’utilizzo continuo. In standby GoFlex Satellite può resistere fino a 25 ore. Le catene Amazon e BestBuy hanno già iniziato a raccogliere ordini per questo prodotto, che sarà disponibile dal mese di luglio.
Roberto Pulito
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mah... scelta discutibile...
trattandosi di una PA, mi pare che sarebbe decisamente più corretto (moralmente e anche in termini di diritto) usare una licenza che garantisca ai cittadini (ovvero agli utenti e destinatari finali di tutto ciò che fanno le istituzioni) la possibilità di riutilizzare e ridistribuire liberamente e gratuitamente i contenuti dei portali delle PA, senza che nessuno possa "rivendere" quei contenuti, pagati dalla collettività, per trarne un guadagno privatomeglio sarebbe stato:CC BY-NC-SA 2.5 Italiahttp://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/say noRe: mah... scelta discutibile...
e per quale motivo?c'e' forse una ragione percui se te sei abbastanza smart da fare anche qualche soldo sui contenuti del comune il comune dovrebbe impedirtelo? toglie qualche diritto a qualcuno?ospite di passaggioRe: mah... scelta discutibile...
- Scritto da: ospite di passaggio> e per quale motivo?> c'e' forse una ragione percui se te sei> abbastanza smart da fare anche qualche soldo sui> contenuti del comune il comune dovrebbe> impedirtelo? toglie qualche diritto a qualcuno?Siamo in Italia, qua l'uguaglianza dei diritti viene spesso distorta e significa che nessuno deve poter trarre un vantaggio più degli altri anche se per proprie capacità.PaoloRe: mah... scelta discutibile...
Hai ragione, scusa.Sono un XXXXXXXX.ospite di passaggioRe: mah... scelta discutibile...
- Scritto da: Paolo> - Scritto da: ospite di passaggio> Siamo in Italia, qua l'uguaglianza dei diritti> viene spesso distorta e significa che nessuno> deve poter trarre un vantaggio più degli altri> anche se per proprie capacità.può anche essere, ma questo ragionamento (o, meglio, questo luogo comune) NON ci "azzecca" nenache un po' con il caso in questione:i contenuti del comune sono pubblici e sono pagati con soldi pubblici, cioé di tutti, miei e tuoise la licenza consente a qualcuno di utilizzarli per farne delle "opere" derivate su cui guadagnarci sopra, allora il comune (ovvero la collettività, compresi me e te) dovrebbe riscuotere i diritti di sfruttamento economico di quelle opere in quanto derivate proprio da quei contenutisay noRe: mah... scelta discutibile...
- Scritto da: ospite di passaggio> e per quale motivo?> c'e' forse una ragione percui se te sei> abbastanza smart da fare anche qualche soldo sui> contenuti del comune il comune dovrebbe> impedirtelo? i contenuti del comune sono pubblici e sono pagati con soldi pubblici, cioé di tutti, miei e tuoise la licenza consentisse a qualcuno di utilizzarli per farne delle "opere" su cui guadagnarci sopra, allora perché il comune (ovvero la collettività) non dovrebbe riscuotere i diritti di sfruttamento economico di quelle opere in quanto sono derivate da quei contenuti?...> toglie qualche diritto a qualcuno?sì, esattamente: toglie alla collettività, compresi me e te, il diritto di ricevere una quota dei diritti di sfruttamento economico dei contenuti pubblici presenti nel sito del comunesay noRe: mah... scelta discutibile...
- Scritto da: say no> sì, esattamente: toglie alla collettività,> compresi me e te, il diritto di ricevere una> quota dei diritti di sfruttamento economico dei> contenuti pubblici presenti nel sito del> comunescelta politica, quindi ovviamente discutibile o accettabile a seconda delle proprie propensioni...filobertoRe: mah... scelta discutibile...
a parte che l'ospite di passaggio che si dava del XXXXXXXX non ero io.. :-)comunque, lo scopo di un comune quando pubblica qualcosa è quello di ottenere la massima diffusione, non farci soldi. Ergo, una volta che il contenuto è sul sito ed è liberamente scaricabile, non c'e' motivo percui il comune debba chiedere soldi a qualcuno che lo usa in alcun modo.Se invece il comune per qualche motivo vuole avere un ritorno, ci mette una licenza diversa, cc-by-nc per un tempo limitato che gli serve per avere un ritorno, poi deve passare a cc-by proprio perchè il comune non deve "stare sul mercato" e mettersi a offrire servizi a pagamento. C'e' scritto nella mozione. Secondo me per quanto la collettività da un lato ci perda se al comune non vengono pagati i diritti di sfruttamento commerciale, dall'altro ci guadagna molto di più nel veder maggiore diffusione, anche commerciale di informazioni che al 99% dei casi rimangono morte.ospite di passaggioGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 17 mag 2011Ti potrebbe interessare