Lasciata alle spalle la pausa per le nazionali, la Serie A sta per tornare in campo con la giornata 28 che non mancherà di offrire un big match e alcuni incroci interessanti: a catalizzare l’attenzione sarà inevitabilmente Napoli-Milan, partita dal grande fascino e bivio per l’assegnazione dello scudetto. Occhio però anche alle sfide che risulteranno decisive per la qualificazione alle prossime coppe europee.
Napoli-Milan e non solo: la giornata 28 di Serie A
Ad aprire il turno, l’incontro dello Zini che vedrà andare in scena Cremonese-Atalanta, con i grigiorossi a caccia di punti per continuare a sperare in una salvezza ormai molto difficile e i nerazzurri costretti a guardarsi le spalle dalla rimonta in classifica della Juventus. San Siro ospiterà invece Inter-Fiorentina, il cui esito è tutt’altro che scontato, considerando lo stato di forma delle due squadre.
- Cremonese-Atalanta, 1 aprile 15:00 (DAZN);
- Inter-Fiorentina, 1 aprile 18:00 (DAZN);
- Juventus-Verona, 1 aprile 20:45 (DAZN, Sky/NOW);
- Bologna-Udinese, 2 aprile 12:30 (DAZN, Sky/NOW);
- Monza-Lazio, 2 aprile 15:00 (DAZN);
- Spezia-Salernitana, 2 aprile 15:00 (DAZN);
- Roma-Sampdoria, 1 aprile 18:00 (DAZN);
- Napoli-Milan, 2 aprile 20:45 (DAZN);
- Empoli-Lecce, 3 aprile 18:30 (DAZN);
- Sassuolo-Torino, 3 aprile 20:45 (DAZN, Sky/NOW).
In attesa di capire cosa riserverà il nuovo turno di campionato, ecco un’analisi di quanto accaduto in quello precedente, prima della sosta, con un video pubblicato dal canale ufficiale YouTube della Lega.
Occhio all’incognita rappresentata dall’effetto nazionali: soprattutto le big dovranno fare i conti con le conseguenze delle partite disputate durante la pausa, in alcuni casi dovendo farsi carico degli infortuni occorsi (stop per Barella e Kalulu), in altri con la consapevolezza dei bomber ritrovati (Vlahovic e Lukaku in gran forma).
In caso di vittoria nella gara casalinga del Maradona contro il Milan, agli uomini di Spalletti mancherebbe ormai solo la certezza matematica prima di poter festeggiare il terzo scudetto nella storia del Napoli. Un trofeo che, al club partenopeo, manca dall’ormai lontano 1990, quando in campo c’era proprio il fuoriclasse argentino a cui oggi è intitolato lo stadio.