Washington (USA) – Qualcuno dubitava che il giudice Thomas Penfield Jackson avrebbe accettato la proposta dell’accusa di suddividere Microsoft in due parti. Jackson è infatti andato oltre, suggerendo nell’udienza di ieri che “la soluzione migliore” potrebbe essere lo smembramento dell’azienda in tre società diverse.
Dunque, le ultime battute del processo antitrust contro Microsoft sembrano non lasciare margini di manovra all’azienda di Redmond. Secondo Jackson “suddividere Microsoft in due porterebbe alla creazione di due monopoli. Piuttosto che riorganizzare Microsoft in una azienda che si occupa di Windows e un’altra che si occupa di applicazioni, il tribunale dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di creare una terza azienda indipendente a cui sia affidato Internet Explorer”.
Le parole di Jackson suonano come una condanna già confezionata, dopo mesi di un processo duramente contestato da Microsoft che proprio ieri ha confermato che, qualunque sia la decisione del tribunale, l’azienda ricorrerà in appello. L’avvocato della difesa, John Ward, ha dichiarato che una soluzione come quella ipotizzata da Jackson “va ben oltre l’assunto che Microsoft non debba essere l’azienda leader”.
Come si ricorderà, il tribunale lo scorso mese aveva sentenziato che Microsoft si era resa responsabile di violazione delle leggi antitrust mediante l’esercizio di un potere “abusivo” nel mercato dei sistemi operativi per computer.