L'invasione delle Storie, ora anche su Signal

L'invasione delle Storie, ora anche su Signal

La novità arriva con l'aggiornamento delle applicazioni per dispositivi mobile, presto anche su desktop: Signal accoglie le Storie.
L'invasione delle Storie, ora anche su Signal
La novità arriva con l'aggiornamento delle applicazioni per dispositivi mobile, presto anche su desktop: Signal accoglie le Storie.

Da molti considerata l’applicazione per la messaggistica istantanea più sicura tra quelle in circolazione (un passo avanti rispetto a WhatsApp e Telegram), Signal si arricchisce oggi di una nuova funzionalità rimasta per qualche tempo ferma ai test della fase beta. È quella che offre la possibilità di condividere le Storie. Una novità di chiara ispirazione social e che potrebbe far storcere il naso a qualcuno.

Signal accoglie le Storie, per tutti

La conferma del debutto è giunta con un post condiviso sulle pagine del blog ufficiale. Interessa al momento le versioni Android e iOS dell’app (aggiornate alla release 6.0), più avanti avverrà lo stesso con l’interfaccia accessibile da computer. Come già avviene su altre piattaforme, quanto pubblicato con questa modalità rimane visibile per 24 ore prima della cancellazione automatica. Non mancano un’impostazione che consente di scegliere chi può (e non può) vedere i contenuti, un’opzione per mostrarli a un piccolo gruppo di contatti e l’impiego della crittografia end-to-end come per le chat. E sì, è anche possibile decidere di non visualizzarle affatto.

Signal: arrivano le Storie

A differenza di quanto molti potrebbero pensare, secondo il team al lavoro sull’applicazione si tratta d una delle funzionalità più richieste dalla community: Le persone le utilizzano, le persone le vogliono, così stiamo offrendo loro un modo per condividere le Storie in modo privato.

La novità non sorprende. Dopotutto, le Storie hanno conquistato negli anni anche piattaforme come LinkedIn, dalla natura ben differente rispetto a quelle su cui sono state avvistate in origine. Il loro esordio su Signal ne è quasi una naturale conseguenza e, grazie alla possibilità di nasconderle completamente, non dovrebbe arrecare troppo fastidio a chi non le sopporta.

Fonte: Signal
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Pubblicato il
8 nov 2022
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