Quasi ogni giorno, un satellite della costellazione Starlink brucia rientrando nell’atmosfera terrestre. Il numero aumenterà sicuramente quando SpaceX completerà i lanci, in quanto in orbita ci saranno circa 30.000 satelliti. Secondo il noto astrofisico Jonathan McDowell potrebbe verificarsi la cosiddetta sindrome di Kessler.
Diventerà impossibile andare nello spazio?
Il lancio più recente è avvenuto l’8 ottobre. Sono stati rilasciati altri 28 satelliti, portando il totale a 9.952, secondo le rilevazioni di McDowell. Quelli in orbita sono 8.600, mentre gli altri non hanno raggiunto l’orbita oppure sono rientrati nell’atmosfera terrestre. In ogni caso, i satelliti Starlink hanno una vita media tra 5 e 7 anni, quindi si prevedono una media di 5 rientri al giorno, quando verrà completata la costellazione.
Un numero così elevato di satelliti, ai quali si devono aggiungere quelli cinesi, russi e altri paesi, aumenta notevolmente il rischio di collisioni in orbita terrestre bassa (LEO). Oltre ai malfunzionamenti tecnici, ci sono altre cause che possono ridurre l’altitudine dei satelliti, come le tempeste solari.
SpaceX può accendere i propulsori dei satelliti per un rientro controllato, ma non è sempre possibile. Ipotizzando che solo l’1% dei 30.000 satelliti diventi ingovernabile, ci saranno circa 300 satelliti che possono causare la sindrome di Kessler. Lo scenario catastrofico dell’astrofisico Donald J. Kessler (consulente statunitense della NASA) prevede una collisione che innesca una reazione a catena, considerato il numero di oggetti nell’orbita terrestre bassa.
Intorno alla Terra ci sarebbe una densità tale di detriti che renderà impossibile l’esplorazione spaziale per decenni. McDowell sottolinea inoltre che l’atmosfera terrestre potrebbe essere avvelenata. Nella stratosfera (circa 11 Km di altitudine) sono state trovate particelle di alluminio, rame, litio, afnio e niobio, probabilmente di razzi e satelliti bruciati nell’atmosfera. Queste particelle possono assorbire e riflettere i raggi solari. Gli effetti sul clima sono ancora ignoti.