Siti porno, verifica dell'età e VPN: come stanno le cose

Siti porno, verifica dell'età e VPN: come stanno le cose

L'Italia impone la verifica età per i siti porno, ma AGCOM stessa ammette che il controllo può essere aggirato facilmente con una VPN.
Siti porno, verifica dell'età e VPN: come stanno le cose
L'Italia impone la verifica età per i siti porno, ma AGCOM stessa ammette che il controllo può essere aggirato facilmente con una VPN.

Sappiamo che dal 12 novembre, in Italia, per collegarsi a decine di siti porno sarà necessaria la verifica dell’età. Una misura introdotta a tutela dei minori, che impiega un sistema basato su due passaggi, identificazione e autenticazione, così da garantire la necessaria tutela della privacy. Inevitabilmente (e legittimamente), non tutti si sentiranno però a loro agio nel fornire le proprie generalità per accedere a Pornhub o Youporn. E trattandosi di un controllo attivo solo su base territoriale, la soluzione che molti hanno già individuato è a portata di mano: una VPN. Cosa dice l’autorità in merito?

AGCOM stessa sa che ci sono le VPN

Le Virtual Private Network sono citate direttamente da AGCOM, chiamata a vigilare sulla corretta applicazione da parte dei gestori di siti web e dei fornitori delle piattaforme, in un passaggio dell’allegato A alla delibera n. 96/25/CONS. È il documento che descrive le regole e ne definisce le tempistiche per l’entrata in vigore.

Il soggetto tenuto, ai sensi della legge, a realizzare il sistema di controllo dell’età per l’accesso ai contenuti, non deve promuovere o fare comunque riferimento a qualsiasi meccanismo di elusione dei sistemi di age assurance.

Tradotto: i portali XXX non devono in alcun modo promuovere le VPN o soluzioni equivalenti come metodo utile per aggirare il controllo. Nemmeno possono citarle. L’autorità stessa ammette che questa tecnologia è sufficiente per eludere il blocco.

… l’utilizzo di una VPN, che nasce per garantire sicurezza nell’utilizzo di internet agli utenti, può allo stesso tempo consentire a un minore di eludere un sistema di verifica dell’età.

Abbiamo a che fare con una battaglia persa in partenza? AGCOM stessa è consapevole di quando sia facile evitare la verifica dell’età.

… diversi regolatori evidenziano che attualmente tutte le soluzioni proposte possono essere in qualche modo aggirate.

I dubbi sulla verifica dell’età per i siti porno

Se da un lato la finalità dell’iniziativa è più che condivisibile, evitare che i minori possano accedere a contenuti pornografici, la modalità di attuazione lascia quantomeno perplessi. Con le VPN è facile far transitare la propria connessione da server situati in altri paesi e risultare online con indirizzi IP stranieri, eludendo così il controllo.

Con tutta probabilità, molti di coloro che cercheranno una soluzione di questo tipo per non doversi autenticare, finiranno per sceglierne una gratuita, che talvolta (non sempre) offre meno garanzie. Si tratta pur sempre di far transitare attraverso una rete privata virtuale tutto il proprio traffico dati, in ingresso e in uscita: le conseguenze potrebbero essere potenzialmente molto gravi, nel caso di un servizio gestito da malintenzionati o cybercriminali.

Insomma, la toppa potrebbe essere peggio del buco, senza considerare che imporre l’implementazione di un sistema per la verifica dell’età a 48 siti porno non significa impedire ai minori l’accesso ai contenuti XXX: agli interessati basterà scegliere un dominio diverso, in rete ce ne sono migliaia. Anzi, si rischia di deviare le visite verso portali che magari, a differenza di quelli più noti come Pornhub o Youporn, applicano meno controllo e moderazione su quanto caricato dagli utenti, esponendo così addirittura a rischi maggiori.

Fonte: AGCOM (PDF)
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Pubblicato il
3 nov 2025
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