Skype, videochiamate di gruppo su mobile

Skype, videochiamate di gruppo su mobile

Microsoft si allinea con Hangouts per fare fronte all'agguerrita concorrenza delle applicazioni di instant messaging, che si stanno spingendo sempre più oltre il testo
Microsoft si allinea con Hangouts per fare fronte all'agguerrita concorrenza delle applicazioni di instant messaging, che si stanno spingendo sempre più oltre il testo

Nel celebrare il decimo anniversario dell’avvento delle videochiamate sulla propria piattaforma, Skype ha annunciato la prossima integrazione, per applicazioni mobile, della funzione di videoconferenza.

Skype videochiamate di gruppo

Prima disponibile su desktop come servizio a pagamento, inevitabilmente resa gratuita nel 2014 con la pressione della concorrenza, la funzione di videochiamata di gruppo non ha mai raggiunto i terminali mobile. A partire dalle prossime settimane, comunica Microsoft, sarà estesa agli utenti di Android, iPhone, iPad e Windows 10 Mobile.

I dettagli riguardo al servizio per il momento scarseggiano: a fronte di videochiamate a mezzo client desktop a cui possono partecipare 10 persone, non è dato sapere se su piattaforma mobile varrà altrettanto. Per il momento è possibile effettuare una preregistrazione per provare in anteprima il servizio: una volta reso noto il proprio nome Skype e l’email, il paese di residenza e il tipo di dispositivo, si riceve una conferma ma non vengono forniti dettagli riguardo alle modalità e ai tempi di aggiornamento al supporto della videoconferenza.

In un momento di florido sviluppo per le applicazioni mobile per la messaggistica, che progressivamente iniziando ad abbracciare anche la comunicazione non testuale , la mossa di Microsoft rappresenta una soluzione per ritagliarsi un margine di vantaggio e possibilmente ampliare la propria platea di 750 milioni di utenti mobile, in un contesto in cui solo Google Hangouts offre videoconferenze di gruppo su smartphone e tablet. Una strategia perseguita con le numerose funzioni messe a disposizione negli ultimi anni, dalla traduzione simultanea alla possibilità di coinvolgere i non utenti , passando per lo sviluppo del versante business .

Gaia Bottà

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Pubblicato il
13 gen 2016
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