Lo smart working secondo Canon: è una necessità

Lo smart working secondo Canon: è una necessità

Lo smart working, secondo Canon: una trasformazione da guidare, un approdo ineludibile, una necessità immediata da pilotare con linearità e flessibilità.
Lo smart working secondo Canon: è una necessità
Lo smart working, secondo Canon: una trasformazione da guidare, un approdo ineludibile, una necessità immediata da pilotare con linearità e flessibilità.

Canon, azienda che ha costruito parte della propria mission aziendale su quelle che sono le dinamiche di ufficio, ritiene che lo smart working sia diventato una sorta di necessità alla luce della situazione fluida che il mondo del lavoro si trova a dover affrontare. Il punto di vista di Canon vale doppio: in primis, poiché azienda esperta proprio in quelle che sono le dinamiche di lavoro legate agli uffici ed alla collaborazione; inoltre, poiché azienda direttamente interessata a comprendere al meglio i cambiamenti che stanno travolgendo questo tipo di mercato.

Smart working come orizzonte

Ebbene, secondo Canon il momento è cruciale ed occorre avere il coraggio di cavalcarne la forza d’urto senza opporvisi ciecamente:

Non si può prevedere il futuro al 100%, ma ciò che sappiamo oggi con certezza è che la digitalizzazione è diventata imprescindibile. Disporre delle giuste tecnologie e delle corrette infrastrutture è la chiave per operare con successo in un mercato globale che, per qualche tempo, subirà costanti fluttuazioni. E’ questo il momento giusto per trasformare l’azienda e dare ai dipendenti i migliori strumenti, adottando tecnologie e sistemi che permettano modalità di lavoro più flessibili.

Scegliere lo smart working non sarà dunque una cosa naturale per molti, né semplice per la maggior parte, ma giocoforza sarà una necessità quasi per tutti:

E’ ipotizzabile che, anche se molte aziende non sono del tutto pronte al cambiamento, la situazione in corso forzerà la mano. Cambiare non deve per forza essere complicato o costoso, ma è importante partire nel modo giusto: solo così sarà possibile beneficiare di una forza lavoro pronta a operare da remoto in modo continuativo e sicuro.

Canon non si limita a questa considerazione di ordine generale, ma cerca di focalizzare l’attenzione su quattro elementi specifici, utili ad una miglior comprensione specifica delle direttrici che questo cambiamento dovrà seguire:

  • Tecnologia
    Secondo Canon è necessaria un’estrema flessibilità negli strumenti e nei dispositivi dell’infrastrutture messa a disposizione della forza lavoro: “Questo non significa solo passare da dispositivi desktop a una flotta di laptop. Immaginate di lavorare nel settore legale o nel mondo dell’istruzione: la natura stessa del lavoro quotidiano implica che avere accesso a un dispositivo di stampa e scansione di qualità aziendale è un requisito importante quanto avere un laptop, indipendentemente dal fatto che si lavori in ambiente domestico o in uno spazio di coworking“. Occorre pertanto reimmaginare non soltanto gli spazi (proprio in virtù del fatto che gli stessi vengono polverizzati dal distanziamento), ma rete, accessi, funzioni e tutto il resto. Cambia tutto ed in conseguenza di ciò occorre ripartire dalle basi per comprendere come servire al meglio i lavoratori e consentir loro di esprimersi al meglio, pur se a distanza, soprattutto se a distanza. Senza dimenticare manutenzione ed assistenza, importanti come e più di prima;
  • Strumenti di collaborazione
    La scelta degli strumenti deve tenere in considerazione soprattutto la capacità di trasferire informazioni sia tra azienda e lavoratori, che tra lavoratore e lavoratore. Inutile girarci attorno, la risposta è nel cloud: “È necessario dedicarsi da subito alla revisione dei sistemi attualmente in uso – in  special modo se adottati durante il periodo di emergenza per risolvere un problema contingente – individuando un’unica soluzione  che soddisfi le esigenze di workflow e di sicurezza per la gestione delle informazioni aziendali“. In virtù di questo scostamento, l’azienda dovrà rivedere ogni procedura di sicurezza e dovrà formare i dipendenti affinché tutti possano essere immediatamente allineati e conformati alle nuove pratiche, soprattutto alla luce del fatto che l’elemento umano è tipicamente riconosciuto come l’anello debole delle policy di sicurezza aziendali;
  • Colmare il divario tra soluzioni cartacee e digitali
    se da una parte è facile procedere all’attivazione di team di remote working per le aziende che già dispongono di soluzioni cloud, la situazione si complica per quelle realtà che sono agli inizi del loro processo di trasformazione digitale e si affidano fortemente a processi cartacei e che, nel periodo del lockdown, hanno avuto molte difficoltà ad accedere a file o avviare workflow digitali“: laddove la carta era il baricentro del lavoro quotidiano, non si può pensare di cambiare tutto da un giorno all’altro (benché questo richieda l’emergenza). Occorre pertanto guidare al meglio la transizione, sapendo che il digitale è il punto d’approdo, ma sapendo al tempo stesso che attorno alla carta vi sono pratiche e culture secolari che è spesso difficile sradicare. Non ci si improvvisa, perché l’innovazione spesso fa paura e la miglior arma contro la paura è la conoscenza.
  • Delivery
    se consideriamo che le informazioni sono il cuore pulsante di ogni azienda è la capacità di sfruttare in modo efficiente i flussi tra input, trasferimento e accesso a determinare il successo di un’organizzazione. In un momento storico in cui la continuità è imprescindibile, è facile comprendere perché combinare la giusta tecnologia, gli strumenti di collaborazione e la gestione produttiva dei processi documentali ha un’importanza fondamentale“. La chiarezza dell’impostazione e la solidità organizzativa coordinata attorno al nuovo baricentro dell’azienda sono fondamentali per fornire punti di riferimenti immediatamente riconoscibili e sui quali i team di lavoro possano riconoscersi.

Canon, da parte sua, si dice pronta ad affrontare la sfida assieme alle aziende, rispondendo a queste esigenze grazie agli strumenti già disponibili. Questo perché, di fatto, lo smart working era già una realtà attenzionata ad aziende che servivano le dinamiche produttive aziendali.

se consideriamo che le informazioni sono il cuore pulsante di ogni azienda è la capacità di sfruttare in modo efficiente i flussi tra input, trasferimento e accesso a determinare il successo di un’organizzazione. In un momento storico in cui la continuità è imprescindibile, è facile comprendere perché combinare la giusta tecnologia, gli strumenti di collaborazione e la gestione produttiva dei processi documentali ha un’importanza fondamentale. […] La forza di Canon è quella di soddisfare il modello di delivery e di personalizzazione più adatto alla richieste delle aziende, offrendo soluzione on premise, SaaS/PaaS basati su cloud o scenari ibridi.

Lo sviluppo di strumenti per il lavoro agile e per dinamiche d’ufficio che già da anni stavano lentamente evolvendo verso questa direzione, nella pratica non rappresenta un compromesso, ma un “plus”. Ecco perché l’ufficio senza muri né orari era già nel perimetro dello sviluppo degli strumenti per l’azienda, ed ecco perché oggi lo smart working non rappresenta pertanto una landa inesplorata: per aziende come Canon era questo un approdo già noto, sul quale poter ora lavorare in senso evolutivo sulla base di una domanda destinata a crescere repentinamente.

Fonte: Canon
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Pubblicato il
27 lug 2020
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