In attesa di assistere al riaccendersi della console war con l’ avvento di PlayStation 4 sul mercato, Sony Corporation non trascura la componente portatile del suo ecosistema di intrattenimento presentando un nuovo modello per la console PlayStation Vita.
La nuova versione dell’handheld videoludico di Sony è il 20 per cento più sottile (15 mm) e il 15 per cento più leggera (219 grammi), spiega Sony, ha 1 Gigabyte di storage integrato, una porta microUSB per la ricarica della batteria e un nuovo display LCD – contro il precedente OLED.
Nonostante le ridotte dimensioni, la nuova PS Vita vede l’autonomia della batteria crescere raggiungendo le 6 ore; la console è disponibile in sei colori diversi (bianco, nero, blu, giallo, rosa, verde oliva), uscirà il 10 ottobre in Giappone e condividerà il debutto con una nuova scheda di memoria da 64 Gigabyte – il prezzo del formato proprietario di Sony è stato modificato verso il basso.
Un altro, inaspettato componente portatile della nuova strategia Sony per l’intrattenimento digitale è poi PS Vita TV, scatolotto bianco in grado di fare lo streaming di contenuti video e videoludici sul televisore domestico (via HDMI o wireless) e compatibile con le console PSP, PS Vita e PS4.
Usando un controller DualShock 3 – lo stesso della PS3 – l’utente può godere dei propri titoli mobile preferiti sul TV-set di casa e non solo: per PS Vita TV Sony prevede il remote play per i giochi di PS4 – con la console presente fisicamente in una stanza e le immagini trasmesse in un’altra.
PS Vita TV debutterà in Giappone il 14 novembre al costo base di 100 dollari circa, e dovrebbe in teoria rappresentare un elemento importante di quell’ ecosistema PlayStation su cui Sony punta per vincere la guerra delle console della nuova generazione.
Sempre in Giappone, comunica infine la corporation, il 22 febbraio segnerà l’arrivo di PlayStation 4 – tre mesi dopo il debutto nordamericano – al costo di 39.980 yen.
Alfonso Maruccia
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Baboom! Proprio come il rumore della cella che si chiude dietro alle spalle del pirata scarricone che lo usa! @^Pianeta VideoRe: ...
- Scritto da: Pianeta Video> Baboom! Proprio come il rumore della cella che si> chiude dietro alle spalle del pirata scarricone> che lo usa!> @^Hai le carte giuste per diventare capocomico a Zelig.In un modo parallelo però.fiorello mi annoiastiamo a vedere...
...cosa offrirà questo "rivoluzionario" servizio.LaDuraRealt amajor anacronistiche e costose
avete presente quando il primo ministro Letta, proprio ieri, ha detto che occorre rivedere come il federalismo viene messo in pratica dalle regioni, facendo l'esempio di quegli "enti di scopo" che si creano e poi rimangono ad imperitura memoria anche quando lo "scopo" non sussiste più!?!Bene, le Major discografiche penso che siano la stessa cosa: costano un patrimonio a cantanti e "ascoltatori" e ormai non servono più a nulla.zanonigRe: major anacronistiche e costose
- Scritto da: zanonig> avete presente quando il primo ministro Letta,> proprio ieri, ha detto che occorre rivedere come> il federalismo viene messo in pratica dalle> regioni, facendo l'esempio di quegli "enti di> scopo" che si creano e poi rimangono ad> imperitura memoria anche quando lo "scopo" non> sussiste> più!?!no. D'altra parte se ne dicono di cose, sono i fatti che languono.> Bene, le Major discografiche penso che siano la> stessa cosa: costano un patrimonio a cantanti e> "ascoltatori" e ormai non servono più a> nulla.la maggior parte dei cantanti va dove ci sono i soldi. Veramente pochi lo fanno per la musica (e la gloria fine a sè stessa).fermaglioRe: major anacronistiche e costose
> la maggior parte dei cantanti va dove ci sono i> soldi. Veramente pochi lo fanno per la musica (e> la gloria fine a sè> stessa).E i soldi ormai sono nei concerti: da una serata, un gruppo può aspettarsi di guadagnare qualche migliaia di euro (non è poi molto, se si considera che organizzare il concerto costa, che ci sono parecchi collaboratori da pagare, e che la cifra rimanente va divisa tra tutto il gruppo, ma ci si può campare), ed i gruppi più famosi addirittura oltre il milione.Dalla vendita dei cd, solo una parte va all'autore: si parla di qualche migliaio di euro all'anno, se va bene; fare i concerti è più faticoso, ma si realizzano gli stessi guadagni in una serata. Attualmente, non ha più senso pensare di vivere facendo cd.Non parliamo poi dello streaming a pagamento (come spotify), che frutta pochi centesimi: un musicista che abbia migliaia di ascoltatori su spotify guadagna meno di un euro, nel complesso.Certo, resta la radio, che paga oltre 50 euro a passaggio, e con un po' di fortuna si arriva a qualche decina di migliaia di euro all'anno.Quindi... per un musicista la via più promettente è fare i concerti. Probabilmente non vale neanche più la pena di far incidere i dischi, e presto o tardi molti cantanti non si prenderanno nemmeno più la briga di fare le registrazioni in studio (se non di qualche brano, da diffondere gratis come "provino" per farsi conoscere, o per i brani da passare alla radio). La maggior parte dei brani non verrà nemmeno registrata, ma solo suonata dal vivo.Quindi, cosa finirà su baboom? Principalmente le prime opere di qualche esordiente, oppure i brani già passati alla radio (e quindi, tagliati o con la voce del dj). Ed il cerchio si chiuderà.cicciobelloRe: major anacronistiche e costose
> E i soldi ormai sono nei concerti: da una serata,> un gruppo può aspettarsi di guadagnare qualche> migliaia di euro Veramente un cantante, esordiente e anche affermato, i concerti li ha sempre fatti. Si facevano soldi prima, e si fanno ancora. Non capisco cosa sarebbe cambiato.> Dalla vendita dei cd, solo una parte va> all'autore: Ci si accontenta. :-)Se il CD non lo fai, non hai nemmeno questa percentuale.si parla di qualche migliaio di euro> all'anno, se va bene; fare i concerti è più> faticoso, ma si realizzano gli stessi guadagni in> una serata. Di nuovo, una cosa non esclude l'altra. Non sono due alternative, sono due percorsi complementari, nel senso che spesso uno spettatore va al concerto perché ha acqusitato il CD, o comunque lo ha ascoltato (non indaghiamo come).> Quindi... per un musicista la via più promettente> è fare i concerti. Se trova una casa discografica che gli fa un contratto, non ci sputa sopra. :-D Certe occasioni per la promozione o per le ospitate nelle trasmissioni giuste le offrono solo loro.Roberto Ferrisarà la fine delle major?
Potrebbe essere l'asteroide che finalmente spazzerà via i dinosauri delle major. Basta che una parte degli artisti si svincolino dai contratti capestro che sono di fatto costretti a firmare se vogliono pubblicare, e la valanga seguirà.Io gli auguro di avere sucXXXXX, ci proveranno in ogni modo a fermarli, con mezzi leciti e non.FunzRe: sarà la fine delle major?
- Scritto da: Funz> Basta che una parte degli artisti si svincolino> dai contratti capestro che sono di fatto> costretti a firmare se vogliono pubblicare, e la> valanga> seguirà.Chissà come mai? :D...Re: sarà la fine delle major?
se.. lol. Hai 5 anni? :D- Scritto da: Funz> Potrebbe essere l'asteroide che finalmente> spazzerà via i dinosauri delle major.> > Basta che una parte degli artisti si svincolino> dai contratti capestro che sono di fatto> costretti a firmare se vogliono pubblicare, e la> valanga> seguirà.> Io gli auguro di avere sucXXXXX, ci proveranno in> ogni modo a fermarli, con mezzi leciti e> non.urrrrrGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlfonso Maruccia 09 09 2013
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