Sony rinuncia a Shock and Awe

Sony rinuncia a Shock and Awe

Dopo le polemiche sorte sulla richiesta di registrazione per uso commerciale della frase legata alla guerra in Iraq la multinazionale giapponese ci ripensa
Dopo le polemiche sorte sulla richiesta di registrazione per uso commerciale della frase legata alla guerra in Iraq la multinazionale giapponese ci ripensa


Roma – E’ una multinazionale di poche parole Sony quando vuole, e questo è un caso che ha voluto commentare il meno possibile. Ed è forse comprensibile, visto che la novità sta nel fatto che Sony ha ritirato la richiesta di brevetto sulla frase “Shock and Awe”, quella utilizzata dall’apparato militare americano per descrivere alcune operazioni della guerra in Iraq.

Un portavoce Sony ai giornalisti ha confermato: “Abbiamo ritirato la richiesta di brevetto presentata lo scorso 21 marzo”.

I motivi della retromarcia sono piuttosto evidenti. L’intenzione di Sony di trasformare quella frase nel titolo di un videogioco per la sua Playstation o in uno slogan commerciale non era piaciuto a tanti , considerate anche le diffuse preoccupazioni di certa parte della pubblica opinione secondo cui l’intervento militare in Iraq, veicolato in Occidente da televisione e altri media, potesse essere percepito soprattutto dai più giovani alla stregua di un videogame.

Ciò non toglie, comunque, che la stessa Sony e molte altre aziende abbiano fatto richiesta per brevettare altre terminologie relative a questa e ad altre guerre per sfruttarle a fini commerciali.

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Pubblicato il
17 apr 2003
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