SpaceX Starship: nuovi dettagli sul secondo test

SpaceX Starship: nuovi dettagli sul secondo test

SpaceX ha illustrato i motivi che hanno portato all'esplosione dei due stadi del razzo Starship durante il secondo volo di test del 18 novembre 2023.
SpaceX Starship: nuovi dettagli sul secondo test
SpaceX ha illustrato i motivi che hanno portato all'esplosione dei due stadi del razzo Starship durante il secondo volo di test del 18 novembre 2023.

A distanza di circa tre mesi dal precedente aggiornamento, SpaceX ha fornito ulteriori dettagli sul secondo volo di test del razzo Starship. L’azienda di Elon Musk ha descritto i problemi che hanno portato all’esplosione dei due stadi. Intanto, la FAA (Federal Aviation Administration) ha completato l’indagine e ordinato 17 azioni correttive prima di rilasciare una nuova licenza.

Cosa è successo il 18 novembre?

Rispetto al primo tentativo del 20 aprile 2023 ci sono stati notevoli miglioramenti. Con il secondo volo del 18 novembre 2023 è avvenuta correttamente la separazione dei due stadi ed è stata raggiunta un’altitudine record, ma il test non è stato completato a causa della doppia esplosione, la seconda della quale intenzionale.

Tutti i 33 motori Raptor del primo stadio (Super Heavy/Booster 9) sono rimasti accesi fino alla separazione hot-stage, avvenuta con successo. Durante la discesa verso l’Oceano Atlantico, diversi motori si sono spenti e uno di essi si è rotto improvvisamente, causando l’esplosione del primo stadio a circa 90 Km di altitudine sul Golfo del Messico.

La probabile causa è stata l’ostruzione del filtro attraverso il quale l’ossigeno liquido viene fornito ai motori. SpaceX ha implementato modifiche hardware all’interno dei serbatoi del booster per migliorare le capacità di filtraggio del propellente.

Lo stadio superiore (Ship 25) ha continuato a salire, spinto dai sei motori Raptor. Ad un certo punto è stato espulso l’ossigeno liquido in eccesso che simulava un futuro carico. Una perdita nella sezione posteriore ha provocato un evento di combustione e quindi alla perdita di comunicazione tra i computer di volo. Per questo motivo è stato inviato un comando di spegnimento dei sei motori con la successiva attivazione del sistema di terminazione del volo che ha portato all’esplosione del secondo stadio, quando si trovava ad un’altitudine di circa 150 km e viaggiava a circa 24.000 Km/h.

SpaceX ha già implementato modifiche hardware per evitare perdite e prevenire la combustione. Il sistema di controllo elettrico dei motori verrà sostituito da un sistema idraulico, in modo da eliminare una possibile fonte di infiammabilità.

La FAA ha chiesto a SpaceX di effettuare 17 azioni correttive, 10 per il primo stadio e 7 per il secondo. Il numero basso indica chiaramente un netto miglioramento rispetto al primo test, in seguito al quale erano state ordinate 63 modifiche. Successivamente verrà rilasciata la nuova licenza per il terzo volo di test che potrebbe avvenire entro il mese di marzo.

Fonte: SpaceX
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Pubblicato il
27 feb 2024
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