Spotify: acquisti in-app su iOS per gli utenti europei

Spotify: acquisti in-app su iOS per gli utenti europei

A partite dal 7 marzo, Spotify consentirà di sottoscrivere l'abbonamento nell'app iOS, utilizzando metodi di pagamento esterni (Apple permettendo).
Spotify: acquisti in-app su iOS per gli utenti europei
A partite dal 7 marzo, Spotify consentirà di sottoscrivere l'abbonamento nell'app iOS, utilizzando metodi di pagamento esterni (Apple permettendo).

A differenza di Google, Microsoft e Meta, Apple non ha ancora annunciato come rispetterà il Digital Markets Act (DMA) che verrà applicato dal 7 marzo. Nonostante ciò, Spotify ha comunicato le novità che saranno disponibili nell’app iOS, grazie alla legge, tra cui la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento Premium.

Tornano gli acquisti in-app su iOS

Spotify non offre più la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento tramite app iOS da oltre 7 anni. La software house svedese non vuole pagare ad Apple la commissione del 30% e ha presentato anche una denuncia alla Commissione europea (che potrebbe infliggere una sanzione all’azienda di Cupertino).

Spotify ha svelato le novità per l’app iOS che arriveranno in Europa a partire dal 7 marzo. Innanzitutto, gli utenti vedranno informazioni su abbonamenti, eventi e campagne promozionali. Queste comunicazioni dirette tra sviluppatore e utente sono oggi vietate dalla cosiddetta clausola “anti-steering”.

Sarà inoltre possibile acquistare l’abbonamento Premium (Individual, Duo e Family), quindi gli utenti europei potranno effettuare l’upgrade direttamente nell’app. Infine si potranno acquistare gli audiobook. L’intera procedura di acquisto avverrà in-app, senza usare un browser esterno. Il DMA permette anche agli sviluppatori di usare un metodo di pagamento alternativo a quello di Apple, evitando di versare la commissione del 30%.

Non è detto però che il “sogno” di Spotify diventerà realtà. Come già accaduto negli Stati Uniti, Apple potrebbe rispettare il DMA con un “trucco”. Consentirà di usare metodi di pagamento esterni, ma chiederà sempre una commissione. Spotify ha infatti criticato questa scappatoia, considerata una nuova tassa.

Fonte: Spotify
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Pubblicato il
24 gen 2024
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