Spotify: nuove funzionalità per cambiare velocità e remixare brani

Spotify: nuove funzionalità per cambiare velocità e remixare brani

Spotify è al lavoro su nuovi strumenti di editing per consentire agli utenti di regolare la velocità dei brani e remixare le canzoni.
Spotify: nuove funzionalità per cambiare velocità e remixare brani
Spotify è al lavoro su nuovi strumenti di editing per consentire agli utenti di regolare la velocità dei brani e remixare le canzoni.

Spotify sta per introdurre una serie di funzionalità rivoluzionarie che promettono di trasformare il modo in cui gli abbonati interagiscono con la musica. Secondo un articolo del Wall Street Journal, la piattaforma sta sviluppando strumenti che consentiranno agli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento Premium di modificare, mixare e personalizzare i brani degli album ufficiali degli artisti, creando versioni uniche da salvare e riascoltare in raccolte virtuali.

Spotify copia TikTok, ancora una volta…

L’ispirazione arriva dopo l’enorme successo dei remix e delle versioni modificate dei brani su TikTok. Sulla popolare piattaforma di condivisione video, brani accelerati o fuori dagli schemi accompagnano spesso balli virali, meme e altri contenuti creativi. Riconoscendo questa tendenza in crescita, il colosso dello streaming musicale mira a portare l’esperienza di remix direttamente sulla sua piattaforma, offrendo agli utenti un maggiore controllo sulla loro esperienza di ascolto.

Mentre molti remix non ufficiali su TikTok possono violare il diritto d’autore, Spotify sostiene che i suoi strumenti garantiranno il pagamento delle royalty ai detentori dei diritti quando gli utenti trasmetteranno in streaming le versioni modificate dei brani. Questo rappresenta una potenziale nuova fonte di guadagno per artisti ed etichette, che spesso non ricevono compensi per i remix su altre piattaforme.

Funzionalità di editing per tutti i livelli di abbonamento

Spotify prevede di offrire funzioni di editing di base, come la regolazione della velocità di riproduzione, agli abbonati del livello Premium, a partire da 10,99 euro al mese. Tuttavia, le opzioni di remixing più avanzate potrebbero essere riservate a un nuovo abbonamentoSupremium“, che dovrebbe avere un costo maggiore e includere anche lo streaming audio Hi-Fi senza perdite.

Una scommessa sul futuro del consumo di musica

Le intenzioni di Spotify sono piuttosto chiare. Il colosso dello streaming musicale, infatti, spera che il remix possa aumentare il coinvolgimento degli utenti, specialmente tra quelli più giovani che hanno già abbracciato questa forma di espressione creativa su TikTok. Con l’introduzione di funzionalità per modificare velocità e mixare le canzoni, Spotify compie una mossa strategica per ridefinire l’esperienza di fruizione della musica.

Sebbene i remix creati dagli utenti rimarranno probabilmente non trasferibili su altre piattaforme, Spotify potrebbe aver trovato un modo per mantenere vivo l’interesse degli abbonati, coinvolgendoli attivamente nella creazione della loro esperienza musicale personale e garantendo al contempo il giusto compenso per i creatori.

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Pubblicato il
15 apr 2024
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