Stadia: il cloud gaming di Google e la privacy

Stadia: il cloud gaming di Google e la privacy

Il cloud gaming di Stadia sarà rispettoso della privacy: lo conferma Phil Harrison, numero uno del team Google al lavoro sulla piattaforma.
Stadia: il cloud gaming di Google e la privacy
Il cloud gaming di Stadia sarà rispettoso della privacy: lo conferma Phil Harrison, numero uno del team Google al lavoro sulla piattaforma.

Come verranno gestiti i dati e le informazioni personali degli utenti su Stadia? A parlarne è Phil Harrison, numero uno del team di Google al lavoro sulla piattaforma di cloud gaming, in occasione di un’intervista pubblicata sulle pagine del sito GamesIndustry.biz. Ne emerge che per quanto concerne la privacy il servizio farà affidamento sulle stesse policy già in uso all’interno dell’ecosistema di bigG.

È costruito sulla base delle robuste policy di Google in merito a privacy e informazioni personali, questo non cambierà con Stadia.

Stadia: cloud gaming, privacy e sicurezza

È dunque lecito attendersi le stesse modalità di trattamento già sperimentate con prodotti come Gmail, Drive o Play Store. Harrison fa riferimento anche a una sorta di account separato per Stadia, che sebbene legato a doppio filo a quello Google consentirà di mantenere indipendenti le informazioni legate alle sessioni di gioco. Purtroppo non è entrato nel dettaglio, ma possiamo immaginare la creazione di un alter ego o un avatar da impiegare nei match, magari con un sistema di gamification (ricompense, livelli, obiettivi da sbloccare) in parte già sperimentato con Play Giochi in ambito Android.

L’account di Stadia è basato su quello Google, ma ovviamente sarà possibile vestire i panni di un personaggio online diverso da ciò che si è su Google.

Phil Harrison sul palco della GDC19 per la presentazione di Stadia

Rimane da chiarire anche come verrà gestita la connessione ai server dei data center attraverso il controller progettato appositamente da Google, a tutti gli effetti un sostituto delle console tradizionali, così come se il dispositivo sarà in grado di immagazzinare informazioni in locale (preferenze, impostazioni ecc). In ogni caso, l’intenzione è quella di fare tutto in modo conforme e rispettoso. In Europa, inoltre, bigG dovrà sottostare alle imposizioni introdotte dal GDPR.

Siamo impegnati al fine di proteggere e rispettare la privacy degli utenti in ogni passo che compiamo.

Phil Harrison sul palco della GDC19 per la presentazione di Stadia

Il debutto di Stadia avverrà entro l’anno nei territori di Stati Uniti, Canada, Regno Unito ed Europa. Non è dato a sapere se sarà accessibile fin da subito anche dall’Italia: noi abbiamo ad ogni modo provato a immaginare come funzionerebbe nel nostro paese. Tra le domande ancora senza una risposta quelle riguardanti il prezzo dell’abbonamento e il catalogo dei giochi offerti al day one.

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Pubblicato il
4 apr 2019
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