Stadia: una previsione sul prezzo dell'abbonamento

Stadia: una previsione sul prezzo dell'abbonamento

Il prezzo dell'abbonamento al cloud gaming di Stadia, la piattaforma per giocare in streaming di Google, secondo l'analista Lewis Ward di IDC.
Stadia: una previsione sul prezzo dell'abbonamento
Il prezzo dell'abbonamento al cloud gaming di Stadia, la piattaforma per giocare in streaming di Google, secondo l'analista Lewis Ward di IDC.

Quanto costerà l’abbonamento a Stadia? È una delle domande rimaste senza una risposta al termine dell’evento organizzato la scorsa settimana da Google per presentare la propria piattaforma di cloud gaming. Nel pezzo pubblicato su queste pagine e relativo all’annuncio abbiamo ipotizzato un prezzo compreso tra 10 e 20 dollari da versare mensilmente. Non ci siamo andati lontani.

Stadia: il prezzo dell’abbonamento

La previsione si rafforza con quella formulata da Lewis Ward, analista di IDC. Secondo lui la la sottoscrizione dell’abbonamento costerà 15 dollari al mese. Una spesa in linea con quella del concorrente PlayStation Now di Sony, proposto ufficialmente a 20 dollari al mese, ma accessibile ricorrendo alle tante promozioni praticate con un risparmio che arriva fino a 10 dollari al mese. Non è da escludere nemmeno che il gruppo di Mountain View possa riservare qualche offerta speciale, ad esempio, a coloro che acquisteranno un dispositivo della linea Pixel: dopotutto, Stadia debutterà nella seconda metà dell’anno, più o meno in concomitanza con la quarta generazione degli smartphone.

Il controller di Stadia in tre diverse colorazioni: bianco, nero e azzurro

In merito ai giochi, secondo Ward al momento del lancio ne saranno offerti circa 500, con 50 titoli aggiunti poi ogni mese. A questo proposito abbiamo già scritto in merito all’arrivo di esclusive sviluppate dal team Stadia Game and Entertainment interno a Google e affidato alle sapienti mani di Jade Raymond, ex Ubisoft ed Electronic Arts.

Confermato che il rollout riguarderà in un primo momento Stati Uniti, Canada, Regno Unito ed Europa (si spera anche l’Italia). Rimane da capire inoltre quali saranno i requisiti richiesti in termini di connessione Internet: se è vero che ad occuparsi dell’esecuzione dei giochi saranno i server dell’infrastruttura cloud, l’utente dovrà in ogni caso disporre di una buona velocità nello scambio dei dati e soprattutto di una latenza ridotta al minimo.

All’orizzonte inizia a palesarsi anche la sagoma del servizio concorrente targato Microsoft, al momento noto con il nome in codice xCloud: sarà presentato all’E3 2019 di giugno. Un altro protagonista del mercato cloud gaming, già online da qualche tempo, è GeForce Now di NVIDIA.

Fonte: GamingBolt
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Pubblicato il
25 mar 2019
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