SpaceX ha annunciato di aver completato con successo il lancio di altri 60 satelliti Starlink. L’azienda guidata da Elon Musk ha comunicato che ieri è stato anche battuto un record: il primo stadio del razzo Falcon 9 è ritornato sulla Terra per la nona volta. Intanto iniziano a circolare voci sul possibile utilizzo dei satelliti a scopo militare.
Starlink: la costellazione continua a crescere
Con quello di ieri sono stati effettuati 22 lanci a partire dal 24 maggio 2019. Il numero totale di satelliti lanciati nello spazio sono 1.325, ma i satelliti attualmente in orbita a 550 Km di altitudine sono 1.261 (64 sono stati deorbitati). La costellazione ha subito una notevole espansione nel mese di marzo con 180 nuovi satelliti. Un altro lancio è stato programmato per il 21 marzo.
Deployment of 60 Starlink satellites confirmed pic.twitter.com/AMLK4R9dMn
— SpaceX (@SpaceX) March 14, 2021
In tutti i lanci è stato utilizzato il razzo Falcon 9 composto da due stadi. Il secondo stadio (riutilizzabile) è atterrato con successo (nona volta) sulla piattaforma drone “Of Course I Still Love You” che staziona nell’Oceano Atlantico. Oltre che per sei lanci Starlink, il booster è stato usato per la costellazione RADARSAT, il satellite SXM-7 e la capsula Crew Dragon Demo-1. È previsto almeno un altro lancio, dopo il quale il secondo stadio verrà sostituito.
Gli utenti possono già sottoscrivere l’abbonamento al servizio di connettività satellitare. Le prestazioni attese sono comprese tra 50 e 150 Mbps con latenza tra 20 e 40 millisecondi, ma è previsto un incremento di velocità fino a 300 Mbps.
SpaceX ha chiesto recentemente una licenza alla FCC per fornire l’accesso anche in mobilità tramite terminali (antenne) installate su aerei, navi e veicoli di grandi dimensioni, tra cui camper e camion.