Starlink: parabole anche per navi, aerei e camper

Starlink: parabole anche per navi, aerei e camper

SpaceX ha chiesto alla FCC una licenza per offrire il servizio Starlink con terminali installati su aerei, navi, camper e altri veicoli (non sulle Tesla).
Starlink: parabole anche per navi, aerei e camper
SpaceX ha chiesto alla FCC una licenza per offrire il servizio Starlink con terminali installati su aerei, navi, camper e altri veicoli (non sulle Tesla).

La costellazione di satelliti Starlink continua a crescere (domani è previsto un altro lancio) e le prenotazioni per i primi abbonamenti sono già partite. In attesa dell’aumento di prestazioni per le postazioni fisse, Elon Musk ha pianificato lo step successivo: installare le parabole su navi, aerei, camper e altri veicoli di grandi dimensioni.

SpaceX ha chiesto alla FCC (Federal Communications Commission) la licenza per la creazione di Earth Stations in Motion (ESIM), ovvero stazioni installate su aerei, navi e veicoli che operano nello spazio aereo statunitense, in acque statunitensi e internazionali, e sul territorio statunitense. Queste ESIM trasmetteranno nella banda 14-14,5 GHz e riceveranno nella banda 10,7-12,7 GHz.

Anche se nel documento si parla di veicoli, Elon Musk ha specificato che i terminali (parabole) sono troppo grandi per essere installate sulle Tesla. L’obiettivo è consentire l’accesso ad Internet in mobilità tramite antenne installate su aerei, navi, camion, camper e altri veicoli di grandi dimensioni. I terminali sono elettricamente identici a quelli già disponibili, ma probabilmente avranno un design differente. In ogni caso la loro installazione sarà riservata a tecnici specializzati (le parabole tradizionali possono essere fissate dagli utenti).

La costellazione Starlink è attualmente composta da 1.141 satelliti. Come si può leggere nel documento, SpaceX ha ricevuto l’autorizzazione per lanciare oltre 4.400 satelliti in orbita geostazionaria (550 Km). Elon Musk vuole quindi offrire a tutti la possibilità di accedere ad Internet, nonostante le critiche ricevute (inquinamento luminoso e detriti spaziali).

Fonte: ArsTechnica
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Pubblicato il
9 mar 2021
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