Le piattaforme di streaming hanno vissuto un periodo eccezionale specialmente negli ultimi anni, complici i lockdown da COVID-19 che hanno costretto miliardi di persone a rimanere chiusi in casa per evitare la diffusione del virus. Da Netflix a Disney+, i contenuti video on demand sono divenuti estremamente popolari e hanno goduto di un’accelerazione sorprendente delle tendenze preesistenti. Parallelamente, però, i social network si sono rivelati la prima scelta per i più giovani, alla ricerca di esperienze di intrattenimento più immediate, gratuite e facilmente fruibili. Ecco perché nuove analisi affermano che lo streaming sta già diventando vecchio, mentre i social media sono il presente e il futuro.
Lo streaming viene superato dai social?
Il report di IT Media Consulting ripreso dal Corriere Comunicazioni evidenzia questo scenario in evoluzione, per il quale la competizione tra fornitori di video in streaming è eccessiva e i prezzi in aumento stanno portando a un calo di abbonati. Il recente blocco delle password condivise per Netflix ne è la dimostrazione: alla ricerca di entrate più elevate, il colosso dello streaming ha iniziato ad impedire ai consumatori di condividere account da remoto, pena l’aggiunta di 4,99 euro al mese per introdurre utenti extra nel “nucleo domestico”.
Tra scelte poco apprezzate dagli utenti e il boom di soluzioni più divertenti, il pubblico sta dunque spostando lo sguardo verso altri lidi. La Generazione Z nello specifico si interessa a TikTok, Twitch e videogiochi, rimanendo più sui social network che su TV e film in streaming.
Lo streaming video assomiglia di più alla vecchia televisione ora, stando a IT Media Consulting: il futuro dell’intrattenimento è sociale, e per questo le piattaforme dedicate e il social gaming si posizionano meglio dello streaming sul medio-lungo termine. Naturalmente ciò non significa che lo spazio per i contenuti on demand mancherà: per tanti altri anni resteranno la prima scelta di molti utenti, ma i fornitori si accorgeranno sempre di più della necessità di offrire un portafoglio di contenuti più intrigante.