Sundar Pichai conferma il pagamento ad Apple

Sundar Pichai conferma il pagamento ad Apple

Durante la sua testimonianza, Sundar Pichai ha confermato il pagamento ad Apple del 36% delle entrate pubblicitarie derivanti dalle ricerche con Safari.
Sundar Pichai conferma il pagamento ad Apple
Durante la sua testimonianza, Sundar Pichai ha confermato il pagamento ad Apple del 36% delle entrate pubblicitarie derivanti dalle ricerche con Safari.

Dopo aver testimoniato al processo antitrust nato dalla denuncia del Dipartimento di Giustizia, Sundar Pichai ha testimoniato ieri al processo nato dalla denuncia di Epic Games. Il CEO di Alphabet ha risposto a diverse domande, confermando il pagamento ad Apple del 36% delle entrate derivanti dalle ricerche effettuate con Safari.

Pichai conferma l’accordo con Apple

Durante la testimonianza durata circa 90 minuti, Sundar Pichai ha cercato di respingere le accuse di Epic Games. La software house ha denunciato Google perché utilizzerebbe varie tattiche illegali per mantenere il dominio nel mercato della distribuzione delle app, “costringendo” gli sviluppatori ad usare il Play Store e quindi a pagare una commissione per ogni acquisto in-app.

Gli avvocati di Epic Games hanno mostrato al CEO diversi documenti che proverebbero queste pratiche scorrette, tra cui gli accordi “segreti” con i produttori di smartphone. Pichai ha confermato quanto rivelato il 13 novembre da Kevin Murphy (professore della University of Chicago). Google ha pagato ad Apple il 36% delle entrate pubblicitarie derivanti dalle ricerche effettuate con il motore di ricerca (predefinito su Safari). Il CEO ha dichiarato che la somma è molto superiore a 10 miliardi di dollari.

Gli avvocati di Epic Games hanno successivamente chiesto perché Apple ha ricevuto questo trattamento preferenziale rispetto ad altri produttori (Samsung ha ricevuto il 16% delle entrate pubblicitarie). Pichai ha risposto che era la soluzione migliore per entrambe le parti. Il CEO ha inoltre dichiarato che la procedura per il sideloading delle app Android è stata resa volutamente complicata per evidenziare i rischi per la sicurezza.

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Pubblicato il
15 nov 2023
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