Web – A far scattare la molla che nemmeno le pressioni di Microsoft e Yahoo erano riuscite, è stata l’inchiesta della Commissione federale sulle comunicazioni. Per evitare procedimenti giudiziari o normativi, America Online ha annunciato la svolta nel mondo degli sparamessaggini.
AOL ha assicurato che entro pochi giorni rilascerà le specifiche tecniche per consentire agli operatori concorrenti nel settore dell’instant messaging di interconnettere i propri sistemi a quelli di AOL. Una mossa che consentirà agli utenti dei diversi sistemi, finalmente, di dialogare tra di loro.
La mossa di AOL è decisiva perché il provider possiede AIM, un network sparamessaggi che dispone di decine di milioni di abbonati, e ICQ, il sistema che fu della Mirabilis e che raccoglie in tutto il mondo altre decine di milioni di utenti. Tutti i competitor messi insieme non arrivano ad avere nemmeno un 20esimo dell’utenza di AOL nell’instant messaging.
Ma la strada non è così liscia come può sembrare. Ci sono alcune piccole aziende del settore, infatti, che hanno già messo le mani avanti sostenendo che l’apertura di AOL potrebbe rivelarsi in fin dei conti “una finta” e che le condizioni tecniche potrebbero costituire un ostacolo anziché un vantaggio. Sulla cosa, comunque, si è ormai aperto l’occhio della Commissione che, stante i precedenti, difficilmente smetterà di occuparsene fino a quando si paventerà l’esistenza di una sorta di “monopolio” del settore.