A quanto pare Samsung non è il solo gigante dell’elettronica coreano a lavorare ad un tablet Android. Stando al Wall Street Journal , anche la rivale LG avrebbe in piano il lancio di un simile dispositivo basato sul sistema operativo di Google.
Il tablet di LG, di cui non si conoscono ancora i dettagli tecnici, dovrebbe arrivare sul mercato nel quarto trimestre dell’anno, dunque il trimestre successivo alla preannunciata introduzione, da parte di Samsung, del suo Galaxy Tab . Entrambi i tablet coreani dovrebbero far girare Android 2.2 ( Froyo ) ed utilizzare una CPU ARM.
Non è tuttavia escluso che lo slate di LG possa essere tra i primi a far girare il futuro Android 3.0 ( Gingerbread ), che secondo le indiscrezioni è espressamente indirizzato ai tablet (oltre che agli smartphone di fascia alta).
A giudicare dagli annunci fin qui fatti, Android girerà sulla stragrande maggioranza dei tablet non-iPad di prima generazione. Questo sistema operativo sembra avere tutte le carte in regola per dominare almeno la fase iniziale di questo promettente settore del computing mobile: all’orizzonte si stagliano però minacciose le sagome di avversari come MeeGo , webOS e Windows 8 .
Alessandro Del Rosso
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stupidi
non potevate intervenire quando era il momento,nella vicenda ODF vs OOXML?bahbertucciaproblema risolto...
continuiamo a lasciare preinstallare Windows e obblighiamo i produttori di cellulari a usari tutti Windows 7... :DMeXRe: problema risolto...
- Scritto da: MeX>> continuiamo a lasciare preinstallare Windowsquesto problema fortunatamente si sta autorisolvendola prima pedina del domino sta traballando,un piccolo spiffero e inizia la festa :)[yt]0UXk6nawUik[/yt]bertuccia100% fuffa pseudoideologica
(...) ogni prodotto IT possa comunicare con ogni altro tipo di servizio anche in futuro". In pratica, promuovere standard completamente interoperabili, così da spingere competizione e innovazione.(...) basta questa frase per far capire come la commissione europea stia facendo la solita fuffa pseudoideologica all'atto pratico inutile. Più che far aprire questo o quel formato conviene fissare un insieme di formati aperti e standard e chiedere che i dispositivi implementino anche quelli per lo scambio di informazioni, cosa molto più efficace di chiedere le specifiche di questo o di quello.shevathasRe: 100% fuffa pseudoideologica
- Scritto da: shevathas> (...) ogni prodotto IT possa comunicare con> ogni altro tipo di servizio anche in futuro". In> pratica, promuovere standard completamente> interoperabili, così da spingere competizione e> innovazione.(...) > > basta questa frase per far capire come la> commissione europea stia facendo la solita fuffa> pseudoideologica all'atto pratico inutile.> > Più che far aprire questo o quel formato conviene> fissare un insieme di formati aperti e standard e> chiedere che i dispositivi implementino anche> quelli per lo scambio di informazioni, cosa molto> più efficace di chiedere le specifiche di questo> o di> quello.Basterebbe specificare con chiare parole che i formati di interoperabilita' devono essere liberi da brevetti e royalties, e il resto viene da se'.panda rossaRe: 100% fuffa pseudoideologica
- Scritto da: panda rossa> > Basterebbe specificare con chiare parole che i> formati di interoperabilita' devono essere liberi> da brevetti e royalties, e il resto viene da> se'..... in effetti è proprio questa vaghezza della UE che lascia un po' perplessi.D'altra parte, per spezzare una lancia in favore dei proponenti, la politica è l'arte del possibile e se avessero nominato i formati in un Parlamento Europeo fortemente lobbyzzato, magari ottenevano ancora meno.James KirkRe: 100% fuffa pseudoideologica
- Scritto da: shevathas> (...) ogni prodotto IT possa comunicare con> ogni altro tipo di servizio anche in futuro". In> pratica, promuovere standard completamente> interoperabili, così da spingere competizione e> innovazione.(...) > Più che far aprire questo o quel formato conviene> fissare un insieme di formati aperti e standard e> chiedere che i dispositivi implementino anche> quelli per lo scambio di informazioni, cosa molto> più efficace di chiedere le specifiche di questo> o di> quello.Sono d'accordo con te, ma credo che questo potrebbe anche diventare una conseguenza dell'obbligo di apertura di tutti i formati.Pensaci: che vantaggio avrebbero 100 microproduttori di CAD a inventarsi un nuovo formato, una volta che quello di AutoCAD diventasse completamente aperto e documentato.Basterebbe che dicessero: il nostro software supporta fino a lì, e non oltre.Idem per tutti gli altri.A quel punto vincerebbe il formato migliore (a meno di altre droghe di mercato), il più semplice da implementare, il più efficiente, ecc.Bye.ShuRe: 100% fuffa pseudoideologica
> > Sono d'accordo con te, ma credo che questo> potrebbe anche diventare una conseguenza> dell'obbligo di apertura di tutti i> formati.non sono d'accordo: è giusto che ci siano dei formati standard per l'interscambio di informazioni ma questo non significa che tutti i formati debbano obbligatoriamente essere aperti.> Pensaci: che vantaggio avrebbero 100> microproduttori di CAD a inventarsi un nuovo> formato, una volta che quello di AutoCAD> diventasse completamente aperto e> documentato.potrebbero voler aggiungere nuovi metadati, potrebbero magari volere un formato più snello e veloce, potrebbero esserci un sacco di buoni motivi.L'importante è che il loro prodotto esporti anche in formato CAD se chi usa il loro programma ha l'esigenza di comunicare i dati ad una PA o divulgarli.> A quel punto vincerebbe il formato migliore (a> meno di altre droghe di mercato), il più semplice> da implementare, il più efficiente,> ecc.> avrebbe senso se prendi come standard lo standard "de facto" e lo apri. Generalmente gli standard "de jure" invece sono pasticci nati da diversi compromessi patteggiati dagli aventi interesse riguardo a quello standard.shevathasRe: 100% fuffa pseudoideologica
- Scritto da: shevathas> > > > Sono d'accordo con te, ma credo che questo> > potrebbe anche diventare una conseguenza> > dell'obbligo di apertura di tutti i> > formati.> > non sono d'accordo: è giusto che ci siano dei> formati standard per l'interscambio di> informazioni ma questo non significa che tutti i> formati debbano obbligatoriamente essere> aperti.> > > Pensaci: che vantaggio avrebbero 100> > microproduttori di CAD a inventarsi un nuovo> > formato, una volta che quello di AutoCAD> > diventasse completamente aperto e> > documentato.> > potrebbero voler aggiungere nuovi metadati,> potrebbero magari volere un formato più snello e> veloce, potrebbero esserci un sacco di buoni> motivi.> L'importante è che il loro prodotto esporti anche> in formato CAD se chi usa il loro programma ha> l'esigenza di comunicare i dati ad una PA o> divulgarli.> > > A quel punto vincerebbe il formato migliore (a> > meno di altre droghe di mercato), il più> semplice> > da implementare, il più efficiente,> > ecc.> > > avrebbe senso se prendi come standard lo standard> "de facto" e lo apri. Generalmente gli standard> "de jure" invece sono pasticci nati da diversi> compromessi patteggiati dagli aventi interesse> riguardo a quello> standard.La distinzione tra "de jure" e "de facto" è irrilevante!Se prendi gli RFC scoprirai che c'è un solo meccanismo che li rende "standard" ovvero l loro pubblicazione basata sul "broad consensus" Per capire cosa sia veramente il broad consensus bisognerebbe avere partecipato ad un qualche wg in ambito IETF.Ma in sostanza se non fosse stato (e non fosse tuttora così) non esisterebbe la rete.La rete infatti è un paradosso non dovrebbe ne potrebbe esistere secondo i modelli di business e i modi di pensare tradizionali.Tuttavia esiste e al tempo stesso esiste perchè conviene a tutti che esista!Chi non segue quel modello si trova (per sua scelta) fuori dalla rete!È semplice come l'uovo di colombo e non c'è alcuna "coercizione" ne de jure ne de facto!Si può tranquillamente inventarsi qualcosa di altro (ed in fatti è stato così) rispetto a IP e TCP o UDP ecc... ma alla fine quando i nodi vengono al pettine ... o fai così oppure puoi fare "mia-net"... peccato che mia-net non sia INTERNET! Sei fuori!E nessuno ti ha impedito di farla!simply as that!ullalaRe: 100% fuffa pseudoideologica
- Scritto da: shevathas> (...) ogni prodotto IT possa comunicare con> ogni altro tipo di servizio anche in futuro". In> pratica, promuovere standard completamente> interoperabili, così da spingere competizione e> innovazione.(...) > > basta questa frase per far capire come la> commissione europea stia facendo la solita fuffa> pseudoideologica all'atto pratico inutile.> > Più che far aprire questo o quel formato conviene> fissare un insieme di formati aperti e standard e> chiedere che i dispositivi implementino anche> quelli per lo scambio di informazioni, cosa molto> più efficace di chiedere le specifiche di questo> o di> quello.Quoto al 100%Purchè lo faccia però!Altrimenti diventa solo benaltrismo...ullalaRe: 100% fuffa pseudoideologica
> basta questa frase per far capire come la> commissione europea stia facendo la solita fuffa> pseudoideologica all'atto pratico inutile.> Se quella della commissione europea è pseudoideologia la tua che cosa è ?> Più che far aprire questo o quel formato conviene> fissare un insieme di formati aperti e standard e> chiedere che i dispositivi implementino anche> quelli per lo scambio di informazioni, cosa molto> più efficace di chiedere le specifiche di questo> o di> quello.Obbligare un produttore ad implementare determinati standard ? Facilissimo.Anni per definire gli standard, i produttori che si iniziano a sostenere che dovrebbero cambiare tutti i sistemi e le applicazioni e che non è fattibile. Altri anni per riuscire a far diventare certe scelte operative.La tua mi sembra una tattica dilatoria per dar tempo ai produttori di ingrassarsiguastRe: 100% fuffa pseudoideologica
> Obbligare un produttore ad implementare> determinati standard ?> Facilissimo.> Anni per definire gli standard, i produttori che> si iniziano a sostenere che dovrebbero cambiare> tutti i sistemi e le applicazioni e che non è> fattibile. Altri anni per riuscire a far> diventare certe scelte> operative.l'alternativa quale sarebbe: obbligare i produttori ad aprire i loro standard, magari coperti da brevetto ? obbligare la Autodesk ad adottare anche il formato di pippoCAD e viceversa con corrispettivi pagamento di brevetto ?e nel caso la software house decida di cambiare standard di punto in bianco ?shevathasRe: 100% fuffa pseudoideologica
- Scritto da: shevathas> > Obbligare un produttore ad implementare> > determinati standard ?> > Facilissimo.> > Anni per definire gli standard, i produttori che> > si iniziano a sostenere che dovrebbero cambiare> > tutti i sistemi e le applicazioni e che non è> > fattibile. Altri anni per riuscire a far> > diventare certe scelte> > operative.> > l'alternativa quale sarebbe: obbligare i> produttori ad aprire i loro standard, magari> coperti da brevetto ?> > obbligare la Autodesk ad adottare anche il> formato di pippoCAD e viceversa con corrispettivi> pagamento di brevetto> ?> e nel caso la software house decida di cambiare> standard di punto in bianco> ?Quale brevetto? Che razzo dici? In europa il brevetto software è ottima carta da XXXXX!ullalaRe: 100% fuffa pseudoideologica
- Scritto da: shevathas> > Obbligare un produttore ad implementare> > determinati standard ?> > Facilissimo.> > Anni per definire gli standard, i produttori che> > si iniziano a sostenere che dovrebbero cambiare> > tutti i sistemi e le applicazioni e che non è> > fattibile. Altri anni per riuscire a far> > diventare certe scelte> > operative.> > l'alternativa quale sarebbe: obbligare i> produttori ad aprire i loro standard, magari> coperti da brevetto ?Esatto, perche' brevettare un modo di codificare le informazioni e' come brevettare l'aria fritta.> obbligare la Autodesk ad adottare anche il> formato di pippoCAD e viceversa con corrispettivi> pagamento di brevetto ?No, perche' se si applica il punto precedente, non c'e' alcun corrispettivo da pagare perche' non c'e' alcun brevetto.> e nel caso la software house decida di cambiare> standard di punto in bianco ?La software house puo' fare quello che vuole, a patto di mantenere la possibilita' di leggere e scrivere in uno standard interscambiabile con altre applicazioni.panda rossaAlimentatori et similia
A sì? E che fine ha fatto "l'alimentatore unico per tutti i cellulari"?Cito Mina: "Parole, parole, parole..."Uno di passaggioRe: Alimentatori et similia
- Scritto da: Uno di passaggio> A sì? E che fine ha fatto "l'alimentatore unico> per tutti i> cellulari"?> > Cito Mina: "Parole, parole, parole..."Mi sa che citi ad occhio.Hanno tempo ad uniformarsi entro il 2010. Dopo saranno XXXXX. Se poi vedi un po' di cellulari, stanno gia' iniziando ad uniformarsi: una semplicissima porta usb STANDARD. Io un sagem da 15 euro e lo ricarico con la presa usb che ho in auto :-)ciccinoRe: Alimentatori et similia
Entro il 2010? E' non siamo forse nel 2010?:-/Uno di passaggioRe: Alimentatori et similia
- Scritto da: Uno di passaggio> Entro il 2010? E' non siamo forse nel 2010?> :-/Vuole semplicemente dire che tutti i cellulari che usciranno sul mercato dal 2011 devono poter essere ricaricati tramite una mini USB standard (e questa la trovo una cosa veramente comodissima, anche per ricaricarli tramite portatile o in auto).Ovviamente la cosa non è retrocompatibile, se hai comprato un cellulare che usa una porta tutta sua per ricaricarsi mica te lo cambiano.IcestormRe: Alimentatori et similia
- Scritto da: ciccino> - Scritto da: Uno di passaggio> > A sì? E che fine ha fatto "l'alimentatore unico> > per tutti i> > cellulari"?> > > > Cito Mina: "Parole, parole, parole..."> > Mi sa che citi ad occhio.> Hanno tempo ad uniformarsi entro il 2010. Dopo> saranno XXXXX. Se poi vedi un po' di cellulari,> stanno gia' iniziando ad uniformarsi: una> semplicissima porta usb STANDARD. Io un sagem da> 15 euro e lo ricarico con la presa usb che ho in> auto> :-)Se la estendessero per tutte le cianfrusaglie che necessitano di corrente continua, questa cosa, sarebbe ancora meglio...panda rossaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlessandro Del Rosso 05 07 2010
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