Taiwan: virus cyber contro la Cina

Taiwan: virus cyber contro la Cina

Le autorità militari dell'isola pensano di inserire virus informatici nei sistemi cinesi qualora Pechino decida un'offensiva elettronica contro "la provincia ribelle"
Le autorità militari dell'isola pensano di inserire virus informatici nei sistemi cinesi qualora Pechino decida un'offensiva elettronica contro "la provincia ribelle"


Taipei (Taiwan) – Ormai da tempo i taiwanesi sono abituati a spendere una gran massa di quattrini per finanziare un piccolo ma efficiente esercito da contrapporre alla Cina, che da sempre considera l’isola una provincia ribelle. Una “guerra fredda” che ora si arricchisce di un nuovo strumento di minaccia: i virus informatici.

Stando alle dichiarazioni fatte alla BBC dal ministro dell’Informazione di Taipei, il luogotenente Lin Chin-ching, i militari taiwanesi hanno predisposto e archiviato mille diversi virus informatici che potranno essere utilizzati come ritorsione contro un eventuale attacco cyber da parte di Pechino.

Secondo il ministro, i soldati cracker cinesi, la cui esistenza è da tempo stata amessa da Pechino, non sono ancora riusciti ad entrare nei sistemi informatici militari dell’isola, ma hacker cinesi nel corso di tutto l’anno scorso sono entrati più volte nei siti istituzionali taiwanesi. Nel corso di una simulazione di una guerra informatica tra Taipei e Pechino, ha spiegato il ministro, per la prima volta nelle scorse settimane ha vinto Pechino. Sarebbe questo il motivo per cui Taiwan sta costituendo un arsenale composto di infezioni informatiche.

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Pubblicato il 12 gen 2000
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