All’inizio Threads era un’oasi priva di pubblicità, ma come tutte le cose belle, non poteva durare. In un post sulla piattaforma, Adam Mosseri ha scritto che Meta stava avviando un piccolo test per le pubblicità su Threads, con alcuni brand negli Stati Uniti e in Giappone.
Mosseri annuncia l’arrivo della pubblicità su Threads
D’altronde, che ci aspettavamo? Meta vive di pubblicità, che rappresentano oltre il 90% delle sue entrate. Piattaforme come Facebook e Instagram hanno contribuito notevolmente ai 133 miliardi di dollari di ricavi dell’azienda nel 2023. Quindi, era solo questione di tempo prima che la pubblicità sbarcasse anche su Threads.
Ma gli utenti di Threads non l’hanno presa bene, nonostante la promessa di Mosseri che gli annunci saranno “interessanti quanto i contenuti organici”. Un utente, @nat.whoo, ha risposto all’annuncio di Mosseri con parole forti: “È incredibile lo sforzo che Meta fa per trasformare tutto ciò che crea in m***a. Questo sembra un posto sicuro lontano dalle pubblicità e vuoi rovinare anche questo?“.
Altri utenti hanno sostenuto che le pubblicità hanno rovinato Facebook per gli utenti normali e che aggiungere pubblicità a Threads potrebbe allo stesso modo degradare l’esperienza dell’utente. Alcuni hanno persino minacciato di abbandonare la piattaforma se le pubblicità inizieranno ad apparire nei loro feed. Insomma, Il rischio è di fare la fine di Facebook.
Ma Meta non è nuova alle polemiche. Di recente, l’azienda ha affrontato il contraccolpo per aver bloccato gli hashtag pro-democratici su Instagram. In risposta, Meta ha affermato che il blocco era un errore e ha promesso una correzione.
Addio agli account AI su Instagram
Inoltre, all’inizio di questo mese, Meta ha eliminato i profili AI su Facebook e Instagram. Insomma, la strada per Threads sembra essere irta di ostacoli. Riuscirà Meta a trovare il giusto equilibrio tra pubblicità e user experience, o finirà per alienare i suoi utenti come ha fatto con Facebook?