Il Governatore repubblicano del Texas (Greg Abbott) ha ordinato il ban di TikTok e altre sei app cinesi sui dispositivi forniti dal governo ai dipendenti. Intanto, il social network ha recuperato quasi tutto il traffico perso dopo il breve spegnimento del 19 gennaio. L’app non è ancora disponibile sugli store di Apple e Google.
Iniziano i ban dei singoli stati
In attesa di conoscere se la vendita di TikTok verrà completata entro la scadenza fissata dall’ordine esecutivo di Trump (che secondo molti esperti legali non dovrebbe avere validità), il Governatore del Texas ha imposto il ban per i dispositivi forniti ai dipendenti dallo Stato.
Un simile ordine era stato emesso anche a fine 2022 per impedire l’accesso del Partito Comunista Cinese alle informazioni critiche degli Stati Uniti. Stavolta il ban è stato esteso ad altre sei app sviluppate da aziende cinesi: DeepSeek, RedNote, Lemon8, Webull, Tiger Brokers e Moomoo. Lemon8 è un’altra app di ByteDance, mentre RedNote era diventata la principale alternativa a TikTok. DeepSeek è invece l’azienda che offre l’omonimo chatbot, basato sul modello R1, accusata di inviare i dati degli utenti a server in Cina.
Il Montana aveva cercato di introdurre un ban nazionale per TikTok quasi due anni fa, ma è stato considerato incostituzionale dai giudici.
L’app non è ancora disponibile sugli store di Apple e Google, ma il social network è nuovamente accessibile dopo il breve blackout del 19 gennaio. In base ai dati rilevati da Cloudflare, il traffico è ritornato quasi al livello precedente. Al momento è circa il 10% inferiore al traffico registrato prima del 19 gennaio.