TikTok: causa contro social perché causa dipendenza nei bambini

TikTok: causa contro social perché causa dipendenza nei bambini

Lo Utah ha citato in giudizio TikTok: il social danneggia i bambini creando dipendenza, e il rapporto con ByteDance non è chiaro.
TikTok: causa contro social perché causa dipendenza nei bambini
Lo Utah ha citato in giudizio TikTok: il social danneggia i bambini creando dipendenza, e il rapporto con ByteDance non è chiaro.

Dopo la multa di 345 milioni ai danni di TikTok per la violazione del GDPR, il social di ByteDance finisce nel mirino di un altro Stato federato degli USA per una nuova causa alquanto importante, che potrebbe portare all’ennesimo divieto negli Stati Uniti: lo Utah ha citato in giudizio TikTok in quanto creerebbe dipendenza nei bambini. Inoltre, non è gradito il modo in cui la società oscura ingannevolmente il rapporto con la società madre cinese.

TikTok nel mirino dello Utah: cosa succederà?

Come ripreso da The Verge, la UDCP o Divisione di protezione dei consumatori dello Utah ha ufficialmente citato in giudizio la piattaforma di video brevi più utilizzata al mondo in quanto “invita illegalmente i bambini a un uso dannoso” con funzionalità che incoraggiano a scrollare all’infinito per vedere più filmati, ergo portare più denaro in tasca alla società grazie alla pubblicità. Il governatore dello Utah Spencer Cox ha aggiunto, in particolare, che TikTok “inganna i genitori dicendo che la sua app è sicura per i bambini”.

TikTok

Nella causa si legge che il social violerebbe lo Utah Consumer Sales Practices Act (UCSPA) in quanto le entrate aumenterebbero con l’aumento dell’efficacia dell’inganno verso gli utenti. In più, lo Utah sostiene che TikTok ha sede negli Stati Uniti, ma è controllato in realtà dalla Cina direttamente da ByteDance.

Per queste ragioni, viene richiesto un processo con giuria con un obiettivo: “inibire in via preliminare o permanente” TikTok e costringere infine la società a pagare 300.000 dollari in sanzioni civili, altri 300.000 dollari per “danni”, e le spese legali per la causa. Sarà interessante seguire l’evoluzione di questa vicenda, poiché potrebbe tradursi nell’ennesimo ban negli USA per la piattaforma di origine asiatica.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
11 ott 2023
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