Quasi certamente verrà nuovamente prorogata la scadenza per la vendita di TikTok. Donald Trump non ha ancora confermato che firmerà l’ennesimo ordine esecutivo illegale (il quarto). L’eventuale ban del social network è uno degli argomenti trattati durante i negoziati in corso a Madrid. Il Segretario del Tesoro (Scott Bessent) ha dichiarato che l’accordo con la Cina è vicino.
Serve il permesso del governo cinese
Come è noto, ByteDance doveva vendere TikTok entro il 19 gennaio 2025, in base alle legge approvata ad aprile 2024 (Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act). Donald Trump ha vinto le elezioni anche grazie ai voti dei giovani che usano il social network cinese, quindi ha voluto ringraziarli con tre ordini esecutivi (20 gennaio, 4 aprile e 19 giugno), l’ultimo dei quali ha prorogato la scadenza per la vendita al 17 settembre.
Il Presidente degli Stati Uniti ha più volte confermato che alcune aziende avevano quasi raggiunto un accordo per l’acquisizione tramite un consorzio guidato da Oracle, ma dopo circa otto mesi non c’è ancora nulla di scritto. Parlando con i giornalisti, Trump non ha confermato che firmerà il quarto ordine esecutivo, sottolineando che dipende dalla Cina.
L’eventuale vendita di TikTok richiede infatti l’approvazione del governo cinese, in quanto una legge vieta l’esportazione delle tecnologie di intelligenza artificiale utilizzate dall’algoritmo dei suggerimenti del social network. La Cina non ha autorizzato nulla perché vuole ottenere uno “sconto” sui dazi durante l’incontro in corso a Madrid che terminerà proprio il 17 settembre.
L’argomento non era stato trattato durante i precedenti summit di Ginevra, Londra e Stoccolma. Scott Bessent (Segretario del Commercio) ha dichiarato che l’accordo su TikTok è vicino. Non verrà comunque formalizzato entro mercoledì, quindi un quarto ordine esecutivo di Trump è praticamente obbligatorio, altrimenti il social network verrà spento negli Stati Uniti (un senatore ha proposto di non imporre più la vendita).
Nel fine settimana, il Ministero del Commercio ha avviato due indagini per verificare se gli Stati Uniti hanno introdotto discriminazioni contro le aziende cinesi e adottato pratiche di dumping sulle importazioni di alcuni chip analogici. Poche ore prima, il Dipartimento del Commercio aveva aggiunto altre 23 aziende cinesi nella famigerata Entity List.
Aggiornamento: Trump ha comunicato che è stato raggiunto un accordo. I dettagli dovrebbero essere comunicati dopo la call di venerdì 19 settembre con Xi Jinping. Sembra quindi ovvia la firma di un altro ordine esecutivo (anche se la proroga sarà più breve).